Digital Markets Act

Booking.com, scattano gli obblighi Ue: vietate le clausole di parità sui prezzi



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Hotel, autonoleggi e altri fornitori di servizi saranno liberi di offrire condizioni diverse (anche migliori) sul proprio sito web o altri canali rispetto a quelle della piattaforma. Ecco le novità

Pubblicato il 14 nov 2024



Dma – Digital markets act – europa

Booking Holdings, proprietaria di Booking.com, ufficialmente designata come ‘gatekeeper’ ai sensi del Digital Markets Act (Dma), dovrà d’ora in poi garantire che il suo servizio di intermediazione online rispetti tutti gli obblighi previsti dal Dma. Lo ha formalizzato la Commissione Ue, chiarendo che la piattaforma sarà obbligata a rispettare una serie di norme che garantiscono maggiore libertà e concorrenza ai fornitori di servizi che la utilizzano.

Una delle principali novità riguarda il divieto delle clausole di ‘parità’, che impedivano a hotel e compagnie di autonoleggio di offrire prezzi o condizioni migliori sui propri siti web o su altre piattaforme rispetto a Booking.com. Questo cambiamento consente ai fornitori di proporre offerte più competitive, favorendo così la concorrenza e potenzialmente beneficiando i consumatori con prezzi più bassi.

Verso una competizione più equa

ùQuesta mossa mira a promuovere la concorrenza leale nel mercato digitale, incentivando l’innovazione e portando potenzialmente a una riduzione dei prezzi per i consumatori. Inoltre, Booking non potrà adottare misure che abbiano effetti simili alle clausole di parità, come l’aumento delle commissioni o la rimozione delle offerte degli utenti aziendali che offrono tariffe diverse altrove. Questo apre la strada a una competizione più equa tra piattaforme diverse e incentiva l’innovazione nel mercato dei servizi di viaggio.

I fornitori di servizi avranno anche accesso in tempo reale ai dati generati su Booking.com, consentendo loro di ottenere preziose informazioni per migliorare le loro offerte e strategie di mercato. Potranno inoltre trasferire questi dati su piattaforme alternative, facilitando lo sviluppo di offerte più personalizzate e innovative.

Sanzioni o misure correttive nel caso di trasgressione

La Commissione europea si è riservata di valutare l’effettiva conformità di Booking attraverso un rapporto di conformità che l’azienda ha presentato. Questo rapporto, insieme a una versione non confidenziale dei metodi di profilazione dei consumatori utilizzati da Booking, è ora disponibile al pubblico sulla pagina dedicata al Dma della Commissione. Un workshop pubblico sulla conformità avrà luogo il 25 novembre 2024, dove Booking presenterà le soluzioni adottate.

Nel caso in cui le misure di Booking non fossero considerate conformi, la Commissione ha la facoltà di intraprendere azioni formali, che potrebbero includere sanzioni economiche significative o altre misure correttive.

La risposta di Booking

“A partire da ieri, Booking.com opera in conformità con il Digital Markets Act nell’Area Economica Europea (EEA) – puntualizza l’azienda – A seguito della designazione di Booking Holdings come “gatekeeper”, le consultazioni con la Commissione Europea e i soggetti interessati hanno guidato la progettazione delle nostre soluzioni di conformità. Continueremo a garantire l’esperienza che i nostri clienti e i nostri partner fornitori si aspettano, innovando per sviluppare prodotti e servizi affidabili che rispondano alle loro esigenze sempre in costante evoluzione”.

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