L’Ue introduce per la prima volta criptovalute, emittenti di criptovalute e fornitori di servizi di criptovalute in un quadro normativo. La presidenza del Consiglio Ue e il Parlamento europeo hanno infatti raggiunto un accordo provvisorio, ieri in tarda serata, sulla proposta relativa ai mercati delle criptovalute (la cosiddetta Mica), che copre gli emittenti di criptovalute non garantite e le cosiddette stablecoin, nonché le sedi di negoziazione e i portafogli in cui le criptovalute sono detenute. La Commissione aveva adottato la sua proposta a settembre 2020.
Questo quadro normativo punta a proteggere gli investitori e a preservare la stabilità finanziaria, consentendo al contempo l’innovazione e promuovendo l’attrattiva del settore delle criptovalute. “Ciò – evidenzia il Consiglio Ue in una nota – porterà maggiore chiarezza nell’Unione europea, poiché alcuni Stati membri hanno già una legislazione nazionale per le criptovalute, ma finora non esisteva un quadro normativo specifico a livello dell’Ue“. L’accordo dovrà ora essere confermato dagli ambasciatori degli Stati membri nell’Ue e dalla commissione parlamentare competente, prima di poter essere approvato in via definitiva dai due colegislatori Ue.
Ecco, sintetizzati da una nota del Consiglio, i punti principali dell’accordo.
Regolamentazione dei rischi
I fornitori di servizi di criptovalute dovranno rispettare severi requisiti per proteggere i portafogli dei consumatori e diventare responsabili in caso di perdita delle criptovalute degli investitori. Mica coprirà anche qualsiasi tipo di abuso di mercato connesso a qualsiasi tipo di transazione o servizio, in particolare per manipolazione del mercato e abuso di informazioni privilegiate.
Impatto ambientale
Gli attori nel mercato delle criptovalute dovranno dichiarare informazioni sulla loro impronta ambientale e climatica. L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) svilupperà progetti di standard tecnici di regolamentazione sul contenuto, le metodologie e la presentazione delle informazioni relative ai principali impatti negativi sull’ambiente e sul clima. Entro due anni, la Commissione europea dovrà fornire un rapporto sull’impatto ambientale delle criptovalute e sull’introduzione di standard minimi obbligatori di sostenibilità per i meccanismi di consenso, compreso il proof-of-work.
Antiriciclaggio
Per evitare sovrapposizioni con la legislazione aggiornata in materia di antiriciclaggio (Aml), che ora riguarderà anche le criptovalute, il Mica non duplica le disposizioni antiriciclaggio stabilite nel nuovo aggiornamento delle regole sul trasferimento di fondi concordate il 29 giugno. Tuttavia, l’Autorità bancaria europea (Eba) ha il compito di mantenere un registro pubblico dei fornitori di servizi di criptovalute non conformi. I fornitori di servizi di criptovalute, la cui società madre si trova in paesi elencati nell’elenco dell’Ue dei paesi terzi considerati ad alto rischio per attività antiriciclaggio, nonché nell’elenco dell’Ue delle giurisdizioni non cooperative a fini fiscali, dovranno sottoporsi a controlli rafforzati in linea con il quadro dell’Ue in materia di antiriciclaggio.
Stablecoin
Gli emittenti di stablecoin dovranno costituire una riserva sufficientemente liquida, con rapporto 1/1 e in parte sotto forma di depositi. Ad ogni possessore di stablecoin sarà offerto un credito in qualsiasi momento e a titolo gratuito dall’emittente, e le regole che regolano il funzionamento della riserva prevederanno anche un’adeguata liquidità minima. Inoltre, tutte le cosiddette stablecoin saranno vigilate dall’Autorità bancaria europea (Eba), con la presenza dell’emittente nell’Ue come prerequisito per qualsiasi emissione. Lo sviluppo di token asset-referenced (Art) basati su una valuta non europea, come mezzo di pagamento ampiamente utilizzato, sarà vincolato per preservare la nostra sovranità monetaria. Gli emittenti di Art dovranno avere una sede legale nell’Ue per garantire la supervisione e il monitoraggio adeguati delle offerte al pubblico di token asset-referenziati.
Fornitori
I fornitori di servizi di criptovalute (Casp) avranno bisogno di un’autorizzazione per operare all’interno dell’Ue. Le autorità nazionali dovranno rilasciare le autorizzazioni entro un termine di tre mesi. Per quanto riguarda i più grandi Casp, le autorità nazionali trasmetteranno regolarmente le informazioni pertinenti all’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma).
Nft esclusi
I token non fungibili (Nft) come le risorse digitali che rappresentano oggetti reali come arte, musica e video saranno escluse dall’ambito di applicazione, a meno che non rientrino in categorie di criptovalute esistenti. Entro 18 mesi la Commissione europea avrà il compito di preparare una valutazione globale e, se ritenuto necessario, una proposta legislativa specifica, proporzionata e orizzontale per creare un regime per le Nft e affrontare i rischi emergenti di tale nuovo mercato.