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Data protection day, la Commissione Ue: “Al lavoro su un quadro più equo per l’uso dei dati”

Jourová e Reynders: “Bisogna offrire a imprese e cittadini un controllo migliore sulle informazioni e aumentarne la disponibilità anche per il bene pubblico”. Il Garante italiano Stanzione: “Gli utenti hanno il diritto di pensare e agire in autonomia dai condizionamenti degli algoritmi”

Pubblicato il 28 Gen 2022

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“Iniziative quali l’imminente legge sui dati o l’atto sulla governance dei dati contribuiscono a istituire un quadro più chiaro ed equo per l’accesso ai dati e il loro uso, in modo tale da offrire alle imprese e alle persone in Europa un controllo migliore sui loro dati e rendere un maggior numero di dati disponibili all’uso, anche per il bene pubblico”. Lo affermano in occasione del Data Protection Day Vera Jourová e Didier Reynders, rispettivamente vicepresidente per i Valori e la trasparenza e commissario per la Giustizia della Commissione Europea.

L’Europa, si legge in una nota della Commissione, è in prima linea sui temi del rispetto della privacy da ormai più di 41 anni, da quando cioè venne ratificata la “Convenzione 108” del Consiglio d’Europa, che fu il punto di partenza per una strategia sempre più attenta nei confronti del trattamento dei dati personali. e ora è arrivato il momento.

“Il regolamento generale sulla protezione dei dati – proseguono – è diventato una pietra angolare della nostra politica digitale – affermano – sulla quale stiamo costruendo altre iniziative nell’ambito della strategia digitale europea. Il trattamento dei dati personali dovrebbe essere concepito per servire la società e rispettare i diritti delle persone”.

.”Il Gdpr – concludono – è diventato un parametro di riferimento mondiale per la regolamentazione in materia di privacy, e la piena applicazione e attuazione delle norme sulla protezione dei dati rimane una priorità per la Commissione”.

Stanzione: “Diritto di agire in autonomia dai condizionamenti degli algoritmi”

”Il Garante difende il diritto di chiunque ad essere anche altro da quel profilo che l’algoritmo voglia attribuirci, a non essere il bersaglio dei contenuti che il web vuole imporci, a vivere internet come un’immensa risorsa di informazioni, cultura, in una parola di crescita e non come uno strumento con cui pedinarci per suggerirci, poi, piu’ o meno subliminalmente, cosa dire o pensare. E’ diritto di pensare e agire in autonomia e liberta’ dai condizionamenti che gli algoritmi vorrebbero esercitare su di noi. E questo diritto vale tanto piu’ per chi, come voi giovani, ha tutta la propria personalita’ da costruire, le proprie idee da scegliere in assoluta liberta’, le proprie convinzioni da radicare e rivendicare, siano esse giuste o sbagliate purche’ siano il frutto di una scelta consapevole e autonoma, non eterodiretta”. Lo ha detto il presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali Pasquale Stanzione parlando ai ragazzi all’incontro online ”Visibili o sorvegliati? La vita nella rete”, in collaborazione con il Convitto nazionale in occasione della Giornata europea della Privacy.

“Difendiamo, in una parola, la libertà di opinione, di informazione, di pensiero – prosegue – come anche la dignità di ciascuno. Il diritto alla protezione dei dati personali è, infatti, anche diritto a non essere vittima di vessazioni, ingiurie, discriminazioni sempre piu’ frequenti online; è diritto a non vedere il nostro nome associato a ciò che non ci rappresenta e non può rappresentarci; è il diritto di chiunque a vivere la propria sessualità per come sente gli corrisponda, senza subire la gogna-social che troppe vite ha spezzato. Privacy oggi vuol dire vivere la propria libertà senza subire gli effetti di un post sbagliato, di un like di troppo, di una foto magari intima consegnata, senza troppo pensarci, a chi credevamo non avrebbe mai tradito la nostra fiducia. La Privacy oggi è la risorsa di chiunque scopra quanto sia difficile fare i conti con chi si approfitta delle nostre fragilità per ferirci, con chi utilizza contro di noi quella frase postata istintivamente sui social o, peggio, quello scatto nato in un momento di intimità e fiducia, tradita senza, forse, neanche troppa consapevolezza”.

Le iniziative per il Data protection day

Con l’occasione del data privacy day, intanto, si moltiplicano le iniziative in ambito istituzionale e delle imprese. A partire da Uber, che per celebrare la ricorrenza – che ha lo scopo di aumentare la consapevolezza sui temi della privacy – dedica ogni anno una settimana di attività rivolte agli utenti . Per il 2022 inoltre la società ha simbolicamente deciso di aprire proprio il 28 gennaio un nuovo Privacy Center globale, pensato per aiutare  gli utenti nell’accesso e nella possibilità di visualizzare, gestire, scaricare ed eliminare tutti i propri dati. Le nuove funzionalità e impostazioni possono essere trovate direttamente nell’app Uber, in un “hub in app” che può essere raggiunto dal menu delle impostazioni su Uber Rider, Driver e Eats.

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