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Decennio digitale, la Ue accelera: accordo Consiglio-Parlamento

Trovata l’intesa politica sul documento che istituisce un meccanismo di monitoraggio e cooperazione per raggiungere gli obiettivi di innovazione. Gli Stati membri proporranno tabelle di marcia strategiche nazionali e progetti multinazionali. Avanti sull’approvazione formale da parte dei due co-legislatori

Pubblicato il 14 Lug 2022

italia, europa

Accordo politico raggiunto, fra Parlamento europeo e Consiglio Ue, sul programma strategico per il 2030, ovvero il percorso per il decennio digitale. Il programma istituisce un meccanismo di monitoraggio e cooperazione per raggiungere gli obiettivi e i traguardi comuni per la trasformazione digitale dell’Europa competenze, stabilità nella bussola per il settore digitale 2030 per quanto riguarda il settore delle infrastrutture, la connettività, la digitalizzazione e dei servizi pubblici online, nonché il rispetto dei diritti e dei principi digitali dell’Ue nel raggiungimento degli obiettivi generali.

“Il decennio digitale mira a rendere la tecnologia digitale efficace per le persone e le imprese e a consentire di disporre delle competenze per l’appartenenza alla società digitale digitale, per far acquisire autonomia alle imprese, creare l’infrastruttura che ci mantiene connessi, avvicinare i servizi pubblici ai cittadini – afferma Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale -. La trasformazione digitale dell’Europa offrirà opportunità a tutti”.

Thierry Breton , Commissario per il Mercato interno, aggiunge: “Il percorso per il decennio conduce a un futuro più innovativo, inclusivo e sostenibile per l’Europa. Avvalendoci delle potenzialità offerte dalla trasformazione digitale, in particolare creando e attuando progetti multinazionali, spianeremo la strada a un’Europa competitiva e sovrana. Dobbiamo intraprendere rapidamente il percorso per il decennio digitale al fine di garantire che l’Europa sia pronta ad affrontare le sfide poste da un mondo in evoluzione e interconnesso.”

Percorso per il processo digitale

Per monitorare efficacemente i progressi, la Commissione, di concerto con gli Stati membri, svilupperà per ciascun traguardo traiettorie a livello dell’Ue. A loro volta, gli Stati membri proporranno tabelle di marcia strategiche nazionali, delineando le rispettive traiettorie e azioni nazionali per conseguire gli obiettivi e i traguardi compresi le misure normative e gli investimenti previsti.

I progressi saranno misurati con indicatori chiave di prestazione (Icp) su un indice di digitalizzazione dell’economia e della società (Desi) migliorato e saranno valutati a fronte delle traiettorie sviluppato nell’ambito di una relazione annuale sullo “stato del decennio digitale” , che sarà presentata al Parlamento europeo e al Consiglio. Per fornire una panoramica e un’analisi esaustiva della trasformazione digitale, la relazione esaminerà anche i traguardi e gli obiettivi, nonché i principi del decennio digitale.

Gli Stati membri e la Commissione collaboreranno per affrontare gli aspetti in cui i progressi sono insufficienti e in cui vi sono continui scostamenti dalle traiettorie nazionali. In qualsiasi momento congiunti e gli Stati possono impegnarsi a istituire progetti multinazionali per assumere la Commissione gli obiettivi digitali per il 2030.

La Commissione riesaminerà gli obiettivi entro il 2026, per fare il punto in merito agli sviluppi tecnologici, economici e sociali.

Progetti multinazionali

I progetti su vasta scala sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi digitali e realizzare la trasformazione digitale entro il 2030. Attraverso progetti multinazionali, gli Stati membri possono mettere in comune le risorse e cooperare rigorosamente per sviluppare le capacità digitali che hanno difficoltà a realizzare da soli.

La Commissione ha individuato un elenco iniziale di settori di investimento per i progetti multinazionali, tra cui, ad esempio, le infrastrutture comuni di dati, la diffusione dei corridoi 5G, la pubblica amministrazione connessa, il calcolo ad alte prestazioni, l’infrastruttura europea di servizi blockchain e i processori a basso consumo. La Commissione è pronta a guidare gli Stati membri nella definizione e nello sviluppo di progetti multinazionali e può suggerirne alcuni durante il ciclo di cooperazione.

Il programma strategico crea un nuovo strumento giuridico, il Consorzio per un’infrastruttura digitale europea (Edic). L’Edic contribuirà all’attuazione di progetti multinazionali e renderà più facili per gli Stati membri unire gli sforzi quando investono in infrastrutture digitali.

Le prossime tappe 

L’accordo politico raggiunto dal Parlamento europeo e dal Consiglio è ora soggetto all’approvazione formale dei due colegislatori. Il programma strategico per il decennio digitale entrerà in vigore una volta approvato.

Come primo passo dopo l’entrata in vigore del programma strategico, la Commissione, di concerto con gli Stati membri, elaborerà gli Icp per misurare i progressi verso gli obiettivi digitali per il 2030 in preparazione della prima relazione annuale sullo “stato del decennio”, da adottare possibilmente già nel giugno 2023. Gli Icp saranno sanciti in un atto di esecuzione. Entro nove mesi gli Stati membri daranno il via alle loro prime tabelle di marcia strategiche nazionali.

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