Migliorare la qualità delle fonti statistiche, sviluppare le nuove tecnologie e aumentare l’efficienza dei sistemi di analisi. Sono questi gli obiettivi che l’Eurostat si è prefissato in concomitanza della Giornata Mondiale della Statistica, che si celebra ogni 20 ottobre. “Dati migliori, vite migliori” è lo slogan scelto dall’Ufficio Europeo di Statistica per ribadire l’importanza che le analisi e i dati hanno all’interno del processo decisionale politico e non solo.
“Dal livello comunitario a quello locale, passando per il tessuto produttivo, tutti hanno bisogno di statistiche per decidere – spiega Walter Radermacher, managing director di Eurostat – Ma in un sistema democratico anche i cittadini necessitano di dati per valutare le performance di chi prendere tali decisioni. In questo processo siamo costantemente chiamati a svolgere un ruolo fondamentale”.
Da più di 60 anni, infatti, gli istituti nazionali degli stati membri lavorano per produrre dati credibili e comparabili in tandem con l’Eurostat, il cui portale web conta più di 37 milioni di visitatori e quasi 9 milioni di pubblicazioni consultabili e scaricabili. Oggi le statistiche europee guidano le strategie di chi governa un’istituzione, un’impresa o un’organizzazione, cercando di fornire informazioni localizzate a tutti i livelli, da quello nazionale a quello locale. Dati sull’allocazione dei fondi comunitari, della politica monetaria della Banca Centrale o dei prezzi sui mercati europei.
Naturalmente, la prospettiva comparativa è quella su cui Eurostat ha da sempre concentrato i propri sforzi e sarà sempre più importante comprendere e analizzare la complessità dei sistemi fiscali, del mercato del lavoro o della qualità della vita dei paesi europei, tanto per fare alcuni esempi. Ambiti nei quali non è mai semplice districarsi e rispetto ai quali la statistica continuerà probabilmente a giocare un ruolo fondamentale nel prossimo futuro.