Il Parlamento Europeo ha dato il via libera definitivo al “green pass”: il certificato vaccinale europeo (che attesterà l’avvenuta vaccinazione contro il Covid-19, l’avvenuta guarigione o l’assenza del virus grazie a un tampone effettuato da meno di 48 ore) entrerà in vigore dal primo luglio, e consentirà a chi ne è in possesso di spostarsi liberamente nei singoli stati e all’interno dell’Unione europea. Sono ancora due gli step che mancano per completare il percorso: l’adozione in Consiglio del testo appena approvato dagli europarlamentari in sedua plenaria a Bruxelles e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Qui tutte le informazioni su come ottenere il Green Pass Ue
I nuovi regolamenti UE sul certificato Covid digitale sono stati approvati dall’aula con 546 sì, 93 contrari e 51 astenuti per quanto riguarda le norme per i cittadini Ue, e con 553 favorevoli, 91 contrari e 46 astensioni per i cittadini di paesi terzi residenti nell’Ue. Il regolamento stabilisce che il certificato sarà rilasciato gratuitamente dalle autorità nazionali e sarà disponibile in formato digitale o cartaceo con un codice QR.
Il certificato vaccinale europeo attesterà che una persona è stata vaccinata contro il coronavirus o ha effettuato un test recente con esito negativo o che è guarita dall’infezione. In pratica, si tratta di tre certificati distinti. Un quadro comune dell’Unione europea renderà i certificati compatibili e verificabili in tutta l’Unione europea, oltre a prevenire frodi e falsificazioni.
Il sistema, spiega il parlamento europeo in una nota, si applicherà dal primo luglio 2021 e resterà in vigore per 12 mesi. Il green pass non costituirà una condizione preliminare per la libera circolazione e non sarà considerato un documento di viaggio. Inoltre durante i negoziati tra le istituzioni, gli eurodeputati hanno ottenuto un accordo che prevede che gli Stati dell’Unione non potranno imporre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari di certificati – come quarantena, autoisolamento o test – “a meno che non siano necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica”, per le quali si dovrà tenere conto delle prove scientifiche, “compresi i dati epidemiologici pubblicati dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc)”. Le misure dovranno in ogni caso essere notificate, se possibile, con 48 ore di anticipo agli altri Stati membri e alla Commissione, mentre il pubblico dovrà ricevere un preavviso di 24 ore.
“I Paesi dell’Ue sono incoraggiati a garantire che i test abbiano prezzi abbordabili e siano ampiamente disponibili – spiega ancora l’Europarlamento – Su richiesta del Parlamento, la Commissione si è impegnata a mobilitare 100 milioni di euro dallo strumento per il sostegno di emergenza per consentire agli Stati membri di acquistare test per il rilascio di certificati di test digitali Covid dell’Ue”.
“Il via libera definitivo del Parlamento europeo al Green Pass Ue è una bellissima notizia – commenta su Twitter Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie – Uno strumento importante per incentivare la mobilità dei cittadini all’interno dell’Unione, una spinta propulsiva e decisiva per far ripartire il turismo, e con esso l’economia”.