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Green Pass, il Consiglio Ue adotta i regolamenti: manca solo la Gazzetta Ufficiale

Il certificato digitale entrerà in vigore dal primo luglio e consentirà di spostarsi tra i Paesi membri senza restrizioni o quarantene. Il via libera è arrivato all’unanimità. A poterlo ottenere saranno i vaccinati, le persone guarite dal Covid e chi ha effettuato un tampone da meno di 48 ore

Pubblicato il 11 Giu 2021

passaporto vaccinale green pass
Dopo l’ok arrivato dai giorni scorsi dalla sessione plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo, il Green Pass (qui la guida di CorCom su come ottenerlo)  procede a passi spediti verso l’entrata in vigore prevista per il primo luglio. E’ infatti arrivato oggi il via libera del Consiglio Ue, che ha approvato all’unanimità i regolamenti che istituiscono il certificato Covid Ue digitale. Manca a questo punto un ultimo passaggio formale, la pubblicazione dei regolamenti sulla gazzetta ufficiale.
Il certificato servirà per muoversi liberamente all’interno dei Paesi dell’unione europea, senza necessità di restrizioni o quarantene, a meno di casi particolari. Potrà essere rilasciato a chi abbia già effettuato il vaccino, a chi sia guarito dal Covid o a chi abbia effettuato un tampone con esito negativo da meno di 48 ore.
Secondo quanto stabilito dai regolamenti appena passati in consiglio il certificato sarà rilasciato dalle autorità nazionali gratuitamente, in formato digitale o cartaceo e riporterà un codice Qr che consentirà di verificarne l’autenticità in tutta Europa: per i certificati già emessi da Stati o regioni, è previsto un periodo di 6 settimane perché possano essere resi compatibili con il modello Ue.
Il Gateway, la piattaforma informatica Ue che rende possibile il Pass e che fornisce le chiavi digitali che consentono la validità transfrontaliera, è operativo da inizio mese e alcuni Paesi hanno già rilascaito complessivamente un milione di certificati.
Il Pass sarà valido a partire da quattordici giorni dopo l’ultima dose di vaccino anti-Covid. A partire da quel giorno, le persone pienamente vaccinate, cioè con due dosi per AstraZeneca, Pfizer/BioNTech e Moderna e con una dose per Janssen (J&J), che detengono il certificato, dovrebbero essere esentate, in viaggio, da test e quarantene. Lo stesso deve valere per le persone che sono guarite e che hanno ricevuto una sola dose di vaccino, considerata sufficiente per essere protetti dalla malattia.
Ogni Paese sarà libero di scegliere di riconoscere e rilasciare il Pass anche dopo la prima dose, ma in questo casi gli altri Paesi sono liberi di non ricnoscerne la validità e di richiedere un test. Lo Stato che accetta di rilasciare il Green pass dopo la prima dose di vaccino dovrà accettare la validità della prima dose anche per chi farà ingresso nei suoi confini.
Per evitare di separare i nuclei familiari alla frontiera, i minorenni che viaggiano con genitori esentati dall’obbligo di quarantena, per esempio perché sono vaccinati, dovrebbero essere esentati anche loro dalla quarantena. I bambini sotto i 6 anni di età sono esentati anche dai test: quelli dai 6 anni in su, però, dovranno sottoporsi a test per ottenere il pass.

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