IL DIBATTITO

L’Economic Forum: “Copyright chance di crescita per le Pmi”

Al summit di Krynica, in Polonia, addetti ai lavori, politici e rappresentanti delle istituzioni a confronto sull’innovazione. Nathan Wajsman (Euipo): “Il problema è che le piccole imprese non proteggono le idee perché pensano sia troppo costoso”

Pubblicato il 06 Set 2018

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Incoraggiare le aziende a proteggere le proprie idee e in questo modo contribuire a promuovere la crescita e l’innovazione negli stati membri dell’Unione europea. E’ la conclusione a cui è giunto il panel “Eu funding post 2020 for innovation, creativity and intellectual property” all’Economic Forum 2018 di Krynica, in Polonia, a cui hanno partecipato ieri addetti ai lavori, politici e rappresentanti delle istituzioni, organizzato da Fasi, Funding aid strategies investments .

Dai lavori è emerso il fatto che la protezione della proprietà intellettuale è un driver strategico per l’economia europea, e che proprio per questo sarebbe essenziale supportare imprenditori e innovatori con strumenti e risorse finanziarie adeguati. Le imprese europee devono inoltre essere ben al corrente della situazione e delle possibilità a oro disposizione, in modo da poter utilizzare le migliori strategie per proteggere i loro diritti di proprietà intellettuale.

“Il problema reale in Europa  – afferma Nathan Wajsman, capo economista presso l’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (Euipo) – è che le piccole e medie imprese non proteggono le loro idee perché pensano che sia costoso e complicato”.

A peggiorare la situazione, secondo l’analisi di Iwona Mertin, project manager di Eurochambres, c’è il fatto che manchi un brevetto unitario, rendendo più difficile per gli imprenditori investire nei diritti di proprietà intellettuale.

“Il budget 2020 – spiega Laszlo Turoczy, vicesegretario di Stato del Ministero delle finanze ungherese, auspicando il coinvolgimento delle aziende in questo processo – avrà un ruolo chiave nel sostenere innovazione e creatività”.

Quanto alla diffusione della conoscenza su questi temi, Sylwia Wit vel Wilk, direttrice del dipartimento di giurisprudenza dell’Ufficio brevetti della Repubblica di Polonia, ha proposto l’esperienza dell’Ufficio polacco per i brevetti, che, ha detto, “fornisce diversi servizi alle imprese, come programmi di formazione e consulenze”.

“La registrazione dei diritti di proprietà intellettuale – conclude Joris Verschoor, direttore esecutivo e tecnico del Seal Network – permette di dare valore alle proprie idee ed avere un portfolio di brevetti è utile quando si cercano investitori”.

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