Sulla tutela del copyright, soprattutto dopo l’avvento del digitale, è necessario “rinnovare il quadro normativo, che ha ormai accumulato un ritardo gravissimo nei confronti dell’evoluzione della tecnologia e del mutamento dei modelli di business”. Lo ha detto Francesco Posteraro, commissario dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, intervenendo a Roma a una giornata di studio organizzata alla Camera dei Deputati sulle norme sul copyright nella strategia per il Digital Single Market. Deludenti, secondo il commissario Agcom, i risultati della strategia europea per il mercato unico digitale, soprattutto perché non ha modificato il regime di responsabilità delle piattaforme online, ancora ritenute esenti da responsabilità editoriale, nonostante l’influenza che esercitano sulle scelte dei consumatori.
Si registrano comunque “segnali di una positiva inversione di tendenza negli orientamenti del pubblico – afferma Posteraro – cresce il numero di quanti ricorrerebbero solo a piattaforme che operano legalmente, a patto che i prezzi siano più accessibili e sempre più utenti che si imbattono in un sito bloccato si rivolgono sovente a un’alternativa legale”. “Il fenomeno della pirateria commerciale – sottolinea – ha acquisito, grazie al digitale, dimensioni tali da mettere in pericolo persino la sopravvivenza di alcuni settori, primi fra tutti quello musicale e quello audiovisivo. L’incidenza complessiva della pirateria è pari al 39% del consumo, con un danno in termini di fatturato pari a 686 milioni di euro per il settore e a un miliardo e 200 milioni per l’intera economia nazionale”.
Un ruolo centrale per combattere la pirateria può essere svolto, secondo il commissario Agcom, dalle campagne educative, utili a far comprendere agli utenti della rete l’esigenza di tutelare la creatività. IN questa direzione va anche il ruolo di Agcom nell’attività di enforcement: “Uno strumento come il nostro regolamento per la tutela del diritto d’autore online, ormai riconosciuto come una best practice a livello internazionale – conclude Posteraro – reca tra l’altro un contributo anche in termini di educazione alla legalità”.