L’ANALISI

Tlc e net neutrality, l’Europa si è tirata la zappa sui piedi?



Indirizzo copiato

La stretta regolamentazione per garantire pari accesso a Internet a chiunque senza “corsie preferenziali” ha limitato la spinta ai servizi premium e alle offerte dedicate. E anche lo sviluppo di startup e imprese innovative, uno per tutti il caso Spotify

Pubblicato il 14 gen 2025



Europa – Commissione Ue – Unione europea – Bruxelles

Negli ultimi dieci anni, l’Europa ha adottato una rigida politica di net neutrality con l’obiettivo di garantire un accesso equo e senza discriminazioni a internet. Tuttavia, questa scelta potrebbe aver avuto un effetto boomerang sul settore tecnologico europeo, limitando lo sviluppo di servizi innovativi e di startup che avrebbero potuto beneficiare di un mercato più dinamico e flessibile.

Strand Consult, che da quasi due decenni studia la politica globale della neutralità della rete, ha analizzato lo scenario sulla base di decine di rapporti e note di ricerca, con studi di caso provenienti da tutto il mondo. Recentemente ha analizzato anche la sentenza del Sesto Circuito negli Stati Uniti, una questione avanzata dai fornitori di banda larga contro la Federal Communications Commission (Fcc), oltre a fornire un aggiornamento sullo stato dell’Unione Europea e su come le grandi aziende tecnologiche abbiano usato la politica per ottenere vantaggi regolatori.

Il caso Spotify

Il caso emblematico è quello di Spotify, l’unico colosso europeo a riuscire a imporsi a livello globale nella scena digitale. Paradossalmente, la strategia che ha permesso a Spotify di emergere—partnership con operatori di telecomunicazioni europei per promuovere abbonamenti premium—oggi risulterebbe illegale a causa delle norme sulla neutralità della rete in vigore. Questo tipo di regolamentazione ha messo un freno alla possibilità per le imprese di offrire servizi premium differenziati, ostacolando così l’innovazione e la competitività del settore tecnologico in Europa.

Usa-Europa: due realtà a confronto

Mentre negli Stati Uniti la policy di net neutrality è stata recentemente rigettata, consentendo una maggiore libertà per gli operatori di rete, in Europa le rigide regole continuano a influenzare negativamente il mercato. La decisione della Corte d’Appello degli Stati Uniti per il Sesto Circuito, che ha annullato le regole del Fcc, segna una vittoria per le telco americane e apre la strada a un contesto più favorevole per gli investitori e le nuove tecnologie.

In Europa, invece, il settore tecnologico sembra arrancare, con un numero esiguo di nuove imprese che riescono a emergere nel panorama globale. La presenza di poche aziende di rilievo in ambiti strategici come sistemi operativi, cloud e intelligenza artificiale indica una mancanza di innovazione causata in parte dalle restrizioni regolatorie.

Il futuro delle norme al centro dell’attenzione

Ci si interroga quindi sull’opportunità di mantenere in vigore queste norme o di adottare un approccio più flessibile che possa stimolare gli investimenti e l’innovazione, favorendo così la crescita di un’economia digitale più robusta in Europa. La necessità di rivedere le politiche attuali è resa ancora più urgente dalla crescente competitività di mercati come quello cinese e americano, che continuano a sfornare nuove imprese tecnologiche con un ritmo assai superiore a quello europeo.

La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che le normative sull’equità di accesso impediscono alle telco di sviluppare servizi mirati che possano attrarre maggiori investimenti e migliorare l’esperienza utente. Al contrario, la mancanza di flessibilità nelle politiche europee potrebbe continuare a penalizzare non solo le startup ma anche i consumatori, che potrebbero beneficiare di offerte più personalizzate e competitive.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Social
Analisi
Video
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 5