DIGITAL MINDS – 2

Vīķe-Freiberga: “Puntare sull’alfabetizzazione digitale”

Il Corriere delle Comunicazioni seguirà giorno per giorno gli interventi di aziende, politici e istituzioni chiamati a raccolta su “Digital Minds for a new Europe”. La bacheca voluta dalla Commissione Ue radunerà idee e suggerimenti sull’Europa del futuro. Dopo l’intervento di Eric Schmidt (Google) oggi tocca alla numero uno del Club di Madrid ed ex presidente della Lettonia

Pubblicato il 23 Set 2014

freiberga-140923160427

Digital Minds for a new Europe” è il titolo della serie di interventi raccolti sul sito di Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione Ue e commissario uscente all’Agenda digitale. Quaranta contributi che fino al 31 ottobre accompagneranno con proposte e idee sui temi dell’innovazione il periodo che manca alla fine del mandato.

Dopo l’intervento di Eric Schmidt, executive chairman di Google, è la volta di Vaira Vīķe-Freiberga, presidente del club di Madrid, l’organizzazione no profit internazionale nata per promuovere la democrazia e l’innovazione nella comunità internazionale, ed ex presidente della Lettonia tra il 1999 e il 2007. Ecco una sintesi del suo intervento

“L’era digitale è già tra di noi, e ha già creato più cambiamenti sociali di quanto si potesse immaginare soltanto pochi anni fa. Hardware e sotware hanno fatto passi da gigante dai loro esordi, e sarebbe impossibile provare oggi a predire quali nuove applicazioni si potranno presentare sul mercato già nel futuro più immediato. Tutto ciò che si può dire è che il genio è ormai uscito dalla lampada, e che le invenzioni di persone di talento che verranno sono destinate a stupirci e a cambiare le nostre vite(…)”.

“Tutti noi abbiamo ormai sentito le storie di donne in remoti villaggi africani che sono riuscite a guadagnare denaro e dignità ottenendo informazioni fondamentali sulle condizioni del mercato sui propri prodotti artigianali grazie a un semplice telefono cellulare. Tutto il mondo è stato testimone del potere dei social media di moltiplicare l’influenza del contatto diretto e contribuire alle sollevazioni di massa che hanno ribaltato regimi oppressivi che sembravano invulnerabili. In queste e in altre situazioni la possibilità di comunicare in tempo reale hanno rafforzato individui e gruppi di persone liberandoli dai vincoli imposti dalle distanze e da autorità potenti. Nulla di tutto questo sarebbe potuto succedere senza che il terreno fosse stato preparato dall’accesso all’alfabetizzazione digitale e dalla possibilità di acquistare anche i meno costosi tra i moderni strumenti elettronici. L’alfabetizzazione digitale e il superamento del digital divide dovranno continuare a rimanere tra le più alte priorità delle nazioni sviluppate e di quelle in via di sviluppo. Per quelle più sviluppate, come l’Unione europea, la qualità dell’alfabetizzazione digitale è già diventata un punto centrale anche dei sistemi educative più tradizionali (…)”.

“La sfida principale per il future sarà quella din insegnare ai bambini il giusto bilanciamento tra il mondo virtuale e il mondo reale, e agli adulti come utilizzare le informazioni che continueranno a inondarli come le onde di un oceano (…)”.

“La disponibilità delle informazioni dovrà essere al servizio delle persone, e non schiacciarle con il proprio peso. E più che mai l’educazione dovrà formare menti capaci di dare forma a nuovi contenuti e di diventare generatori di nuove informazioni oltre che consumatori. Sapere dove si sta svolgendo una rivoluzione può essere molto importante, ma sapere cosa mettere al posto del regime appena rovesciato sarà altrettanto importante, se vogliamo evitare che una primavera piena di speranza si trasformi un autunno senza senza foglie o nel freddo inverno del nostro sconforto (…)”.

“Non c’è dubbio che il mondo digitale continuerà a essere una parte crescente delle economie mondiali (…). Sul lato della domanda non si vedono cali, l’appetito crescerà sempre di più, sia per l’intrattenimento sia per l’educazione. Quanto di queste informazioni si trasformeranno in conoscenza è la vera e propria questione”.

“Guardando a cosa sta succedento intorno a noi è certo che il mondo è destinato a cambiare. Il punto è quanto diventerà migliore (…)”.

“Il mondo digitale è tra di noi è può offrire un enorme potenziale da offrirci. Ha in serbo grandi tesori, ma anche insidie e trappole. Bambini e anziani ne usciranno trasformati. Rimane soltanto da essere sicuri che il cambiamento sia un cambiamento positive”

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati