E’ la tecnologia a trainare le nuove quotazioni sul listino Aim Italia di Borsa Italiana: il 32% delle nuove Ipo infatti riguarda aziende di questo settore: poi Industria (16%) e Finanza (16%). E’ uno dei dati più interessanti che emergono dalle rilevazioni di Ir Top Consulting, società specializzata nella consulenza direzionale per i capital markets e nelle investir relations, che ha preso in esame il mercato Aim Italia e le Ipo 2019.
“L’anno 2019 ha segnato un nuovo record per il mercato Aim Italia con 35 nuove quotazioni, di cui 31 IPO e 4 ammissioni post business combination e con 207 milioni di euro di raccolta che ne fanno il primo hub finanziario europeo per numero di nuove società quotate tra i mercati non regolamentati – afferma Anna Lambiase, fondatore e ceo di Ir Top Consulting – Siamo stati onorati di aver lavorato con il Governo per il credito di imposta sui costi di quotazione, fattore determinante per la crescita delle Ipo in Italia, e pensiamo che grazie all’emendamento sui Pir promosso dalla Commissione Finanze, tutto il mercato potrà beneficiare nel 2020 delle nuove condizioni volte a indirizzare il risparmio privato nell’economia reale e in modo specifico verso le Pmi che costituiscono le fondamenta del sistema industriale italiano”.
“Il taglio medio delle operazioni su Aim nel 2019 ha raggiunto 6 milioni di euro di raccolta di capitale – prosegue Lambiase – con una dimensione di aziende che hanno un fatturato medio pari a 21 milioni di euro. Le regioni che hanno contribuito maggiormente ai nuovi collocamenti sono la Lombardia con il 26%, l’Emilia Romagna con il 19% e il Veneto con il 6%. Per il 2020 stimiamo una crescita delle Ipo delle Pmi che potranno ancora beneficiare del Credito di Imposta sui costi di quotazione, con una misura stanziata dal Governo pari a 30 milioni di Euro: tecnologia e lifestyle sono i nostri settori in pipeline che ci vedranno advisor finanziario nel percorso di affiancamento alla quotazione delle aziende che ci ha visto supportare il 22% delle quotazioni su Aim Italia nel 2019 con una raccolta di 42 milioni di Euro”.
Le nuove Ipo hanno raccolto 207 milioni di euro, mentre la a capitalizzazione totale è pari a 1,2 miliardi di euro. La raccolta media delle IPO nel 2019 è stata pari a 5,9 milioni di euro e il flottante in IPO è stato pari al 24%. Nel 2018 la raccolta complessiva si è attestata a 1,32 miliardi di Euro, di cui l’11%, pari a 145 milioni di euro, derivante direttamente da società.
Quanto alla provenienza geografica delle aziende, le nuove quotate arrivano per il 26% dalla Lombardia, il 19% dall’Emilia Romagna e il 6% dal Veneto. Seguono Toscana, Friuli, Lazio, Piemonte, Campania e Liguria ciascuna rispettivamente con 2 IPO (6%), ed infine Marche, Umbria e Sicilia, rispettivamente con 1 società (3%). In termini di raccolta di capitali, Emilia Romagna (31%), Lombardia (16%) e Piemonte (9%) si collocano ai primi posti.
Il mercato AIM, che ha registrato negli ultimi anni il maggior numero di collocamenti, conta, al 31 dicembre 2019, 132 società con un giro d’affari nel 2018 pari a 5,2 miliardi di euro, una capitalizzazione di 6,6 miliardi di euro e una raccolta di capitali in IPO pari a circa 3,9 miliardi di euro, di cui, in media, il 93% proveniente da nuova emissione di titoli. La raccolta è pari a 4,6 miliardi di euro includendo le operazioni sul secondario. I settori più importanti in termini di numero di società sono: Industria (17%), Tecnologia (17%) e Finanza (16%). Le regioni maggiormente presenti su Aim sono: Lombardia (41%), Emilia-Romagna (14%), Lazio (11%) e Veneto (8%). Il mercato Aim conta 48 PMI innovative. In 10 anni sono approdate 183 società.