Sull’onda (anche) delle notizia dell’accordo extragiudiziale fra Apple e Qualcomm, che mette la parola fine a una lunghissima querelle sul tema delle royalties per i chip-modem 5G, e della decisione di Intel di uscire dal mercato dei chipset 5G per gli smartphone,i titoli nel Nasdaq 100 hanno accelerato negli ultimi giorni e contribuito a toccare un nuovo record. Una situazione che non necessariamente però vuol dire che non ci sia più spazio per altri investimenti, osservano alcun i esperti.
Secondo Bill Baruch, presidente di Blue Line Futures, c’è ancora margine di crescita per il titolo ad esempio di Intel che proprio nei giorni scorsi ha segnato un +4% come riconoscimento da parte del mercato di una scelta strategica considerata saggia.
“Ritengo – ha detto a Cnbc ieri Baruch – che Intel abbia effettuato una delle ritirate strategiche più costruttive dopo i bassi segnati a dicembre, che le hanno fatto toccare due volte il fondo. È uscita molto bene da quelle secche e, alla fine, sembra proprio che stia tentando di chiudere sopra i massimi dell’anno scorso. Una chiusura sopra i 58 dollari sarebbe molto molto coraggiosa e ottimista da parte loro”.
Per quanto riguarda Apple, invece, le cui azioni sono salite di pochissimo ieri dopo l’annuncio dello scoppio della pace tra l’azienda guidata da Tim Cook e Qualcomm relativamente alla disputa sulle royalties che dopo due anni stava per entrare nelle aule di giustizia del tribunale di San Diego (ma che adesso l’accordo ha sostanzialmente reso privo di importanza), secondo Baruch il vero test per l’azienda sarà vedere se riuscirà a salire sopra il traguardo dei 200 dollari. L’apertura di Apple mercoledì scorso è stata a 199,54 dollari.
“Le oscillazioni di Apple – ha detto Baruch – non sono ancora arrivate a toccare quota 200. C’è in effetti qualche resistenza a riuscire a superare quota 200: un vero e proprio campo di battaglia di belle dimensioni. Ma l’indice della direzione media, che mostra se un’azione sta entrando in una fase di crescita o no, prende sempre più forza per Apple. Penso che, alla fine, Apple abbia il potenziale per lavorare bene e andare mano nella mano con il Nasdaq e segnare un traguardo record. E non dubito che Apple potrebbe essere il vero carburante per muovere le cose la seconda metà dell’anno per il Nasdaq, e fargli segnare altri record che oscurino quelli di altri pacchetti azionari”.
Secondo Michael Binger, presidente di Gradient Investments, c’è anche Alphabet, casa-madre di Google. Osservando che probabilmente bisognerà prima aspettare un lieve calo fisiologico prima di rimettersi a comprare molte azioni del Nasdaq 100, a causa del record appena battuto, Binger però osserva anche che Alphabet può essere considerato in ottima posizione per la crescita del suo business e ai blocchi di partenza di una lunga cavalcata grazie alla sua attività di pubblicità su Internet, che adesso è strategica.
“Non è l’azione più economica del mondo – dice Binger – ma la sua crescita garantisce notevoli plusvalenze”. Altro titolo da comprare è PayPal, come anche altri suggeriscono. Mentre poi Binger indica un titolo semi-sconosciuto: l’azienda biotech BioMarin.
“Penso – ha detto Binger in una intervista a Cnbc – che PayPal sia un grande marchio e che sia anche una delle più importanti aziende da possedere in quel segmento. Si sta muovendo in maniera molto aggressiva e, siccome il titolo è sotto i cento dollari, qualsiasi gradino sarà veramente spettacolare”.
Per quanto riguarda BioMarin, Binger dice che “è una azienda biotech che sta facendo un fatturato e soprattutto degli utili. C’è una crescita degli utili del 15% anno su anno. Spendono un sacco di soldi ma lo stanno anche facendo perché hanno quella che riteniamo essere una serie di nuove medicine molto interessanti in fase di sviluppo e indirizzate verso il mercato”. Secondo Binger, dunque, ci sarebbero Google, Paypal e BioMarin, mentre secondo Baruch questo è il tempo ideale per Apple e Intel. La Borsa nei prossimi giorni darà sicuramente una risposta.