Banca Generali accelera sul digitale e scommette 14 milioni di dollari nella fintech Conio, attiva nei servizi di criptovalute. Un’operazione “strategica – si legge in una nota – in uno degli ambiti trasformativi per il settore finanziario nel medio periodo”.
La partnership siglata prevede l’ingresso di Banca Generali nel capitale di Conio come main investor a supporto della crescita della società e la distribuzione dei suoi prodotti dal 2021 all’interno dell’offerta digitale della banca.
Un wallet provider di investimento in criptovalute
Fondata nel 2015 a San Francisco da Christian Miccoli (CheBanca!, Ing Direct, McKinsey) e Vincenzo di Nicola (Microsoft e Stanford University, fondatore di GoPago acquisita da Amazon), Conio serve oltre 150.000 portafogli di cripto-valute per clientela italiana e si posiziona come “wallet provider” che offre servizi di custodia, negoziazione e reporting, al momento focalizzati sul bitcoin.
Tra i wallet provider, Conio può contare su tecnologia e brevetti esclusivi che puntano a garantire la sicurezza di custodia e la riduzione di rischio controparte, incluso un sistema di custodia di valute digitali multi-firma (su 3 chiavi di sicurezza), che potrà essere esteso a qualsiasi moneta digitale in futuro.
Mercato “crypto” in spolvero
Il settore delle criptovalute ha raggiunto una dimensione importante con un trend in continua crescita. Secondo i dati di Statista a fine novembre, la capitalizzazione complessiva delle valute “crypto” ha raggiunto 580 miliardi di dollari, di cui Bitcoin costituisce circa due terzi del complessivo. Gli scambi giornalieri a livello mondiale sono pari a 280 miliardi di dollari con circa 60 milioni di utenti che negoziano cripto-valute con “wallet”.
“Sappiamo che il futuro assetto dei mercati finanziari – dice l’Ad e Dg di Banca Generali, Gian Maria Mossa – potrà sicuramente essere influenzato dalla tecnologia blockchain che continua a farsi largo, in primis tra le cripto-valute, così come in molti altri ambiti”.
Alcune banche centrali hanno già avviato studi e progetti per l’introduzione di monete digitali da affiancare ai sistemi tradizionali, player globali nei sistemi di pagamento stanno includendo questo nuovo mondo nei loro modelli di business e in Svizzera stanno nascendo le prime banche su sistemi proprio di blockchain.
Nuova fase per le criptovalute
“E’ in tale contesto – dice ancora Mossa – che si inquadra l’accordo con Conio: un arricchimento dei servizi offerti ai clienti, ma anche e soprattutto un partner attento all’innovazione. In questo modo possiamo continuare a sviluppare la nostra piattaforma aperta sfruttando le migliori novità che arrivano dalle best-practice internazionali. Da ultimo, mi piace sottolineare la grande attenzione al tema della sicurezza e agli aspetti regolamentari di Conio, elementi chiave su cui abbiamo costruito questa nostra partnership”.
“L’accordo siglato con Banca Generali rappresenta un’importante passo in avanti verso una nuova epoca per l’intero sistema finanziario – dice Miccoli, co-Ceo di Conio -. Dopo la fase di sviluppo e assestamento industriale degli ultimi 10 anni, le criptovalute stanno dando il via ad una nuova tangibile fase, facendo il loro ingresso nell’offerta delle istituzioni finanziarie. Con questa operazione Banca Generali colloca l’Italia in una posizione di leadership in Europa nella corsa per lo sviluppo di queste nuove tecnologie”.