Il periodo più buio del Bitcoin nei suoi 10 anni di vita. Tempi talmente tanto neri che anche i più ferventi sostenitori della criptovaluta stanno accantonando il sogno che diventi “grande” e in grado di competere con le valute tradizionali. Al momento – riporta il Wall Street Journal – il loro unico obiettivo è stringere la cinghia cercando di superare il periodo nero. I segnali del crollo dell’interesse nel Bitcoin sono ovunque. Il prezzo è sotto i 4.000 dollari, l’80% in meno rispetto al picco di 19.800 dollari di dicembre 2017.
Il valore del mercato delle criptovalute, incluse le sorelle del Bitcoin, è in calo dell’85% rispetto al 2018. E i volumi di scambio sulle maggiori piazze americani sono in calo da 15 mesi.
Secondo gli esperti finché la criptovaluta non riuscirà ad oltrepassare il livello chiave dei 4mila dollari la pressione di vendita diverrà sempre maggiore. In particolare, l’analista Mike McGlone ha commentato: “L’intera industria è pronta a riprendere il proprio cammino verso prezzi inferiori. Le condizioni sono simili a quelle di novembre dello scorso anno, appena prima del collasso. I prezzi si stanno consolidando in range ristretti, con poche ed effimere impennate verso l’alto.”
Secondo altri esperti numerosi investitori stanno pian piano abbandonando Bitcoin, spostando il proprio denaro sulle altcoin. “È semplice – spiega Mati Greenspan, Senior Market Analyst di EToro – al momento gli investitori vedono più potenziale in alcuni dei token più piccoli. Mentre ci avviciniamo alla fine del crypto winter, nelle ultime settimane abbiamo assistito a crescite spettacolari da parte di alcune altcoin. Attualmente ci troviamo in quella che gli insider dell’industria amano definire Alt-season.