Il Bitcoin rialza la testa. La criptovaluta torna sopra i 50.000 dollari per la prima volta in tre mesi e segna sui mercati asiatici intorno alle 13:00 locali (7:00 in Italia) un rialzo del 3,47%, a 50.316,87 dollari, ai livelli più alti da metà maggio, quando cominciò la parabola discendente per una serie di problemi. Tra questi il giro di vite della Cina sulle criptovalute e la decisione del patron di Tesla, Elon Musk, di smettere di accettarlo per l’acquisto di auto elettriche a causa dei timori dell’impatto ambientale dell’attività di produzione “mineraria” della valuta digitale.
Nel frattempo, Musk ha detto che il Bitcoin verrà di nuovo accettato quando la sua produzione sarà meno inquinante per l’ambiente e altri investitori di primo piano hanno manifestato interesse per la criptovaluta. Tra questi il fondatore di Twitter Jack Dorsey. Nei giorni scorsi il ceo di Twitter ha ribadito il suo interesse per il Bitcoin, twittando quanto segue: “Bitcoin unirà un Paese estremamente diviso [gli Stati Uniti]. E alla fine anche il mondo“.
Non è la prima volta che Jack Dorsey si esprime in maniera così enfatica rispetto al ruolo di Bitcoin. A luglio, durante un incontro a cui ha partecipato anche Elon Musk, aveva detto di aver “la speranza che Bitcoin possa portare la pace nel mondo”.
A giugno il Bitcoin era sceso sotto i 29mila dollari e in questi mesi ha ripreso il 70% del suo valore. Se restano sempre valide per alcuni analisti le proiezioni secondo cui il Bitcoin potrebbe dirigersi verso i 100.000 dollari. Allo stato, però, sono è molto lontani dal record storico di aprile, quando si attestarono poco sotto i 65.000 dollari.