Rischi altissimi per i consumatori che acquistano di criptovalute. A lanciare l’allarme sono le tre agenzie europee responsabili per le banche (Eba), i mercati mobiliari (Esma) e le assicurazioni (Eiopa) in un “avvertimento ai consumatori sugli alti rischi dell’acquisto e detenzione delle cosiddette valute virtuali”. Le tre autorità si definiscono “preoccupate dal fatto che un numero crescente di consumatori acquisti valute virtuali con l’aspettativa che il loro valore continui a crescere senza essere consci dell’alto rischio di perdere il denaro investito”. Bitcoin, Ripple, Ether a molte altre sono risultate estremamente volatili negli ultimi mesi. Secondo Eba, Esma e Eiopa la capitalizzazione totale delle 100 maggiori valute virtuali è stimato ad un controvalore di 330 miliardi di euro a livello globale.
“Se acquistate valute virtuali siate consapevoli del fatto che avete un alto rischio di perdere gran parte e persino tutto l’investimento fatto”, scrivono Eba-Esma ed Eiopa nell’avvertimento congiunto ai risparmiatori dove dividono i rischi in 7 capitoli. Il primo è quello della volatilità e del rischio “bolla”.
Poi c’è l’assenza di protezione legale. “Sebbene nel corso del 2018 entreranno in vigore le norme antiriciclaggio che si applicheranno anche alle piattaforme di scambio delle criptovalute e ai portafogli digitali, queste ultime restano non regolate nella normativa europea”. Tra gli altri rischi, la mancanza di trasparenza, di certezze nella possibilità di scambiarle con le valute tradizionali e regolamentate, le informazioni ingannevoli che spesso si riceve da chi propone l’investimento in bitcoin e nelle altre valute. “Non investite denaro che non potete permettervi di perdere” aggiungono le tre Autorità, ricordando che l’acquisto di valute virtuali da un operatore finanziario vigilato non ne attenua affatto i rischi.
Intanto il prezzo di Bitcoin, che martedì scorso era crollato sotto la soglia dei 6.000 dollari, risale sopra i 9.000 dollari a quota 9.053. Le oscillazioni del valore della criptovaluta sono impressionanti, a dimostrazione che si tratta di un asset caratterizzato da un’altissima volatilità. A meta’ dicembre il prezzo del Bitcoin era schizzato al massimo storico di quasi 20.000 dollari.
L’alert delle autorità europee fa seguito all’invito del vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, che ha chiesto agli Stati membri di recepire il prima possibile le regole europee contro il riciclaggio di denaro. “Le regole che abbiamo concordato a dicembre metteranno lo scambio di criptovalute e i fornitori di servizi di custodia nell’ambito della sorveglianza antiriciclaggio: questo significa meno anonimato, più tracciabilità. Esortiamo tutti gli Stati membri a trasporre queste norme nelle rispettivi ordinamenti il più rapidamente possibile”, ha affermato Dombrovskis.
Dombrovskis ha annunciato che la Commissione Ue aprirà presto un tavolo con tutte le parti interessate per fare il punto sulle criptovalute e prendere “rapidamente” delle decisioni. Per ora al centro dell’attenzione c’è la difesa dei consumatori, ma l’attenzione dell’esecutivo Ue potrebbe allargarsi alla vigilanza sui comportamenti illegali, in particolare il riciclaggio di denaro, e all’adeguamento dei sistemi d’allarme per la stabilità finanziaria.