FINTECH

Blockchain, Abi accelera sulla piattaforma “Spunta Project”

Al via la sperimentazione del progetto promosso da Abi Lab per applicare le tecnologie Dlt alle attività di spunta interbancaria. Coinvolti 37 nodi, 200 banche e 200 milioni di dati

Pubblicato il 29 Apr 2019

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È partito il nuovo test tecnico per verificare la robustezza della piattaforma e l’andamento del processo legati a Spunta Project, il progetto di applicazione di una Blockchain di settore alla spunta interbancaria avviato da Abi Lab. Per la realizzazione dell’infrastruttura, il Centro di ricerca e innovazione per la banca promosso dall’Associazione bancaria italiana sta lavorando in collaborazione con Ntt Data e Sia, oltre che con Corda di R3. Al via dunque la sperimentazione su 37 nodi, 200 banche e 200 milioni di dati con un piano che ha l’obiettivo di verificare il comportamento complessivo del sistema, simulando la messa in produzione dei volumi corrispondenti all’intero mondo bancario in Italia su un’operatività di 365 giorni. Il test di caricamento e riconciliazione dei dati sarà svolto in un ambiente geograficamente distribuito e connesso attraverso la rete privata.

L’obiettivo di Spunta Project è ottenere maggiore trasparenza e visibilità delle informazioni, più velocità di esecuzione e possibilità di verifiche e scambi direttamente sull’applicazione. Come detto, l’ambito di applicazione del progetto è la spunta interbancaria, che verifica la corrispondenza delle transazioni che interessano due banche diverse, per esempio operazioni effettuate fra due clienti di due istituti. La spunta è un processo interbancario basato su registri bilaterali, genera un basso impatto sull’attività complessiva di business, ha un basso livello di standardizzazione, è caratterizzato da modalità operative non avanzate. Nel processo di spunta l’Associazione bancaria italiana è la struttura che definisce le modalità operative da applicare. Il Regolamento dei conti reciproci è basato su di un accordo interbancario che ha visto la sua prima formulazione nel 1978, la versione aggiornata è del 1987 e un’ulteriore modifica è degli anni ’90. Il processo quindi riguarda la riconciliazione dei flussi e delle operazioni che generano scritture sui conti reciproci in Italia e la gestione dei sospesi, e le attività sono relative al colloquio interbancario.

La Blockchain permette che i dati non siano memorizzati su di un solo computer, ma siano distribuiti su più nodi, ossia su più macchine collegate tra loro. Un grande database può essere quindi ripartito e la gestione delle transazioni viene condivisa tra più nodi di una rete. Senza poggiarsi su di un soggetto unico centrale questo nuovo paradigma di database distribuiti (la Distributed Ledger Technology, Dlt) cambia il modo di pensare e progettare le modalità di relazione e lo scambio di valore tra i partecipanti.

In autunno è stato completato il caricamento di 60 giorni di dati reali, pari a 1,2 milioni di movimenti relativi a 14 banche e 14 nodi dell’infrastruttura. Con l’ingresso nel progetto di altre realtà bancarie, sono stati caricati due milioni di movimenti con buone performance, pari a 3,28 secondi per le query per tutti i movimenti di un nodo.

Gli ambiti di applicazione della Blockchain nel Finance

L’ultimo Rapporto Abi Lab 2019 ha focalizzato gli ambiti di applicazione della tecnologia Blockchain e Dlt nel mondo bancario. La maggiore concentrazione sui progetti di Blockchain è su trasferimenti intra/interbancari, con segnalazioni da parte del 42% delle realtà bancarie rispondenti. La concentrazione in questo campo e l’avanzamento in fase pilota è legata a Spunta Project. Alcune banche stanno lavorando all’applicazione della Blockchain e Dlt ai servizi di notarizzazione (27%), con l’inserimento nel processo di un documento in modo da certificarne l’esistenza, e al Trade finance (23%), relativo al supporto per i pagamenti alle imprese. Seguono tra i campi di applicazione l’identificazione del cliente, il credito finalizzato e gli altri ambiti. Nei servizi di notarizzazione e nel credito finalizzato è interessante l’attenzione al tema da parte delle banche di minori dimensioni, attenzione anche maggiore rispetto alle grandi.

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