Coinbase si prepara a tagliare 950 posti di lavoro, pari al 25% del proprio organico. Lo ha annunciato la stessa società. A pesare sul futuro l’effetto su tutta la criptoeconomia del fallimento di Ftx. “Esaminando gli scenari per il 2023, è diventato chiaro che avremmo avuto bisogno di ridurre le spese per aumentare le chance di fare bene in qualsiasi scenario. Anche se è sempre doloroso dividere le strade dai nostri colleghi, non c’è altro modo di ridurre abbastanza le spese se non cambiando l’organico”, ha annunciato il ceo e confondatore di Coinbase, Brian Armstrong, in un messaggio ai dipendenti pubblicato sul blog della società. Per effetto di ciò, inoltre, “chiuderemo diversi progetti in cui abbiamo poche probabilità di successo”. Armstrong ha assicurato che “Coinbase è ben capitalizzata” e “finirà per trarre beneficio dai recenti eventi” ma “dobbiamo essere sicuri di disporre dell’appropriata efficienza operativa per resistere alle difficoltà del mercato crypto e catturare le opportunità che potranno emergere”.
Coinbase, taglio del 25% del costi operativi
Coinbase sosterrà costi di ristrutturazione compresi tra 149 e 163 milioni di dollari e prevede di completare il piano entro il secondo trimestre dell’anno. Resi noti i risultati preliminari del 2022: la società conferma di attendersi un ebitda adjusted entro il limite di -500 milioni di dollari indicato nella lettera agli azionisti dello scorso novembre, dopo aver registrato ricavi e spese operative “coerenti” con l’outlook 2022. Per il primo trimestre del 2023, invece, le spese operative sono attese in calo del 25% rispetto all’ultimo trimestre del 2022 per effetto “delle iniziative di gestione dei costi” tra cui figura il piano di ristrutturazione appena approvato.
Genesis e Houbi le altre due in difficoltà
Genesis, colosso dei prestiti in criptovalute della galassia Dcg di Barry Silbert, ha già licenziato il 30% del personale e, secondo voci riportate dal Wall Street Journal, starebbe valutando l’ipotesi di dichiarare bancarotta. Genesis sta lavorando con la banca d’investimento Moelis & Co. per valutare le opzioni per il futuro, incluso un potenziale deposito del Chapter 11, hanno riferito al Wsj alcune fonti. Una portavoce di Genesis ha affermato che l’azienda sta lavorando con i suoi consulenti “per preservare i beni dei clienti e far progredire l’attività”.
Un’altra borsa di divise digitali, la cinese Huobi (con sede a Singapore) ha annunciato un piano di ridimensionamento della forza lavoro che prevede il licenziamento di circa il 20% del personale, che a ottobre ammontava a 1.600 unità.
In rialzo il Bitcoin
Il bitcoin è in rialzo, sopra i 17 mila dollari. La regina delle criptovalute si attesta a 17.213 dollari, in rialzo dell’1,54% nelle ultime 24 ore. Performance positiva di Ethereum che guadagna il 3,88% a 1.314 dollari.