Oltre tremila (3.007) miliardi di dollari: a tanto ammonta, per la prima volta, il valore del mercato delle criptovalute, complice il maggiore interesse della finanza tradizionale e degli investitori, attirati dai forti rialzi delle valute. Lo afferma CoinGecko, che monitora oltre 10.000 criptovalute.
L’analisi fa presente, in particolare, che il Bitcoin (che rappresenta oltre il 40% del mercato) sale del 6,4% a 65.906 dollari, dopo avere aggiornato il massimo storico a 66.360 dollari, mentre Ethereum, la seconda maggiore criptovaluta (poco meno del 20% del mercato), sale del 2,8% a 4.722 dollari, dopo avere toccato il massimo di 4.768 dollari. Per quanto riguarda le criptovalute più piccole, Solana è in calo a 243 dollari e Binance Coin scende a 642 dollari.
Un modo per tutelarsi dall’inflazione
Gli analisti di SwissQuote parlano di “un mercato che si sta gonfiando a un ritmo impressionante”, con un movimento spinto “un po’ dalla speculazione e un po’ da motivi reali”, per esempio il lancio sul mercato americano di un Etf legato a Bitcoin, che permette agli investitori di scommettere sulla criptovaluta. Inoltre, a differenza delle valute tradizionali, il numero di bitcoin è fisso e non modificabile (21 milioni, che sono emessi in modo graduale). Infine, secondo alcuni investitori, le criptovalute, per le loro caratteristiche, possono essere un modo per mettersi al riparo dall’inflazione, in rialzo in Europa e Nord America. Detto questo, le preoccupazioni non mancano: “I rischi sono elevati a causa della volatilità e delle pressioni dei regolatori”, hanno detto gli esperti, che temono “una bolla come quella di internet negli anni Duemila”.
Le criptovalute sono note per le loro oscillazioni di prezzo volatili, con movimenti fino al 20% in più o in meno relativamente comuni. Mikkel Morch, direttore esecutivo del crypto hedge fund Ark36, ha affermato che un prezzo di 70.000 dollari per bitcoin ora “sembra imminente”. ″È importante sottolineare che l’aumento non sembra essere guidato dalla leva finanziaria, ma piuttosto deriva dall’aumento della domanda sul mercato spot, dove attualmente c’è pochissima liquidità lato vendita”, ha detto Morch in una nota.
Novità in ambito DeFi
Intanto arriva in mezzo al crescente entusiasmo per la DeFi, o finanza decentralizzata, una nuova tendenza nel mercato delle criptovalute che cerca di costruire applicazioni finanziarie come il prestito e il trading sulla blockchain. Ethereum è un attore chiave nella DeFi. Alcuni dei più grandi servizi DeFi, tra cui l’exchange decentralizzato Uniswap e la piattaforma di prestito Aave, funzionano sulla rete Ethereum. Tuttavia, la DeFi ha attirato l’attenzione dei regolatori ultimamente e gli esperti hanno avvertito che un giro di vite è imminente. Ethereum è anche la spina dorsale di molti token non fungibili, o NFT, che sono come ricevute digitali che tengono un registro di proprietà di oggetti rari come l’arte online.