La Commissione europea ha esteso il periodo transitorio del nuovo Regolamento Europeo in materia di crowdfunding per i fornitori di servizi che operano secondo le regole nazionali. Si tratta di 12 ulteriori mesi a disposizione delle piattaforme di crowdfunding esistenti, che ora hanno tempo fino al 10 novembre 2023 per ottenere l’autorizzazione europea.
ItaliaFintech: “Una buona notizia, ma serve il sostegno politico”
Commentando il provvedimento, ItaliaFintech, l’associazione italiana dei principali imprenditori nel settore, parla di una “buona notizia che permette alle piattaforme del nostro paese di proseguire la loro operatività. Tuttavia”, si legge nella nota diramata, “è necessario che il Mef e il Parlamento definiscano al più presto l’autorità di riferimento e i regolamenti attuativi che garantiscano la vigilanza e assicurino alle aziende l’autorizzazione a operare”.
In Italia, sono oltre cento gli operatori del settore del crowdfunding, per un comparto che dà lavoro a migliaia di persone e che senza le indicazioni del Governo italiano, ribadisce ItaliaFintech, rischia di perdere attrattività di capitali e di trovarsi in una condizione di svantaggio rispetto ad altri mercati.
“Abbiamo guadagnato tempo, ma siamo comunque in ritardo rispetto a diversi paesi europei, tra cui Francia, Germania e Spagna che hanno già definito regolamento attuativo e autorità competenti a sovraintendere la materia”, afferma Camilla Cionini Visani, Direttrice Generale di ItaliaFintech. “Rischiamo di perdere un mercato giovane ma ad alto potenziale di crescita, che ad oggi ha raccolto capitali per oltre un miliardo di euro”.