Il servizio di “digital onboarding”, quello cioè che prevede l’utilizzo dei canali online per l’acquisizione di nuovi clienti e l’attivazione di nuovi servizi, è ormai diffuso nel 56% degli istituti. E la percentuale è destinata ad arrivare a rasentare il 100% entro i prossimi tre anni, dal momento che un ulteriore 17% ha intenzione di introdurli entro la fine dell’anno, e un 22% entro tre anni.
Sono i dati che emergono da una recente indagine realizzata da Abi Lab su un campione di banche, il consorzio per la Ricerca e l’innovazione per la banca promosso da Abi, che focalizza l’attenzione sul digital banking. Alla base della scelta di digitalizzare il processo di onboarding, secondo lo studio, c’è la consapevolezza che l’innovazione può garantire un miglioramento significativo della proposizione degli istituti verso la clientela oltre a dare un supporto significativo alle strategie commerciali e di sviluppo del mercato.
Gli istituti che hanno attivato il processo di acquisizione dei clienti online utilizzano nella maggior parte dei casi l’Internet banking da Pc, ma il 50% ha attivato anche lo stesso servizio via App per smartphone e il 30% per tablet.
“L’acquisizione digitale di clienti si riferisce principalmente all’attivazione di conto corrente e carta prepagata (54% delle banche del campione su Internet Banking e 25% su Mobile Banking) – si legge in una nota di Abi Lab – Entro il 2020, tuttavia, sono previsti nell’offerta di oltre il 60% delle banche intervistate anche prestiti e conto deposito. Il 29% delle banche ha segnalato di avere attualmente attivo un processo di attivazione digitale anche per prodotti e servizi non bancari: l’interesse è principalmente rivolto all’ambito assicurativo e ai servizi legati all’identità digitale”.
Qualche novità arriva anche dalle modalità di identificazione a distanza: tra le più utilizzate c’è infatti il video (per il 45% delle banche su internet banking e per il 25 su mobile banking), con le percentuali destinate a crescere rapidamente già entro la fine dell’anno. Poi il riconoscimento biometrico: impronte digitali e riconoscimento tramite fotografia in primis: utilizzate anche in maniera congiunta per verifiche rafforzate. Quanto alla firma digitale, è il mezzo più utilizzato per il digital onboarding, mentre è meno diffusa la firma elettronica avanzata.