IL CASO

Cashback, Castelli: “Il piano non salta”. Ma poi aggiusta il tiro: “Si possono usare risorse in modo diverso”

Il vice ministro all’Economia interviene sulle indiscrezioni di stampa secondo cui il Governo vorrebbe tagliare il budget nel 2022 e cancellare il superpremio da 1500 euro. Ma le dichiarazioni non sono chiare. La presidente di Fdi Meloni chiede la sospensione: “Virare soldi sui Ristori”

Pubblicato il 03 Mar 2021

cashback

Nessuno parla di fare saltare il Piano Cashback”. Parola del vice ministro all’Economia Laura Castelli. Ma poi il tono cambia e si paventa un “ragionamento” sull’utilizzo delle risorse “in modo diverso”.

In un’intervista a Radio 24 Castelli interviene sulle polemiche che si sono scatenate a seguito in particolare del cosiddetto “caso furbetti” – ossia il proliferare di micro transazioni finalizzate a portarsi a casa il superpremio da 1500 euro riservato ai primi 100mila top spender. Polemiche a cui hanno fatto seguito indiscrezioni di stampa secondo cui il Governo sarebbe intenzionato a rivedere l’iniziativa, abbassando il budget previsto per il 2022 ed eliminando il super premio. “Le risorse che questa misura impegna sono molte” ha detto Castelli a Radio 24 aggiungendo che “non è solo una misura di lotta all’evasione ma per cambiare il modo dei cittadini di utilizzare il proprio denaro”. Peccato però che il Piano abbia stimolato di fatto l’utilizzazione dei pagamenti con carte di credito e bancomat da parte degli utilizzatori abituali: la complessità nell’uso della piattaforma gestita da PagoPA attraverso l’app IO, ha infatti inevitabilmente scoraggiato i neofiti: per la registrazione bisogna essere più che avvezzi all’uso delle app (cosa niente affatto scontata) considerato che le carte cosiddette co-badge (a doppio circuito incluso il Pagobancomat) vanno registrate due volte e poi bisogna dotarsi di Spid (con tutte le procedure annesse e connesse). Per non parlare poi della registrazione delle transazioni: non passano quelle effettuate in modalità contactless (ossia senza inserire la carta fisicamente nel Pos). Dettagli tecnici ignoti ai più.

Ad ogni modo la vice ministra Castelli si dice convinta che bisogna andare avanti sulla strada dei pagamenti elettronici: “Credo che una maggioranza così ampia ci permetterà di fare un ragionamento che non sarà solo se sia possibile usare questi 4 miliardi in modo diverso, ma anche su come procedere verso un processo dal quale non si può tornare indietro e cioè la moneta elettronica”.

Sul piede di guerra la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: “Riteniamo assurdo che davanti al perdurare dellemergenza sanitaria, con imprese e partite Iva che chiudono, con cittadini che hanno perso o rischiano di perdere il loro posto di lavoro, il Governo abbia come priorità la lotta al contante e lincentivazione dei pagamenti elettronici. Proprio per questo, Fratelli dItalia ha presentato al Senato una mozione che impegna il Governo a sospendere la misura del cashback, destinando le somme stanziate per sostenere la ripresa delle categorie commerciali più colpite dalle misure anti Covid, come bar, ristoranti e palestre. La mozione, pubblicata il 26 gennaio 2021 e che le invio in allegato, è stata sottoscritta anche da diversi esponenti di altri partiti politici che oggi fanno parte della maggioranza di Governo”.

“Purtroppo, non ci è stata concessa la possibilità di discutere questa mozione in Aula prima che si definisca il nuovo decreto ristori, negando così di sottoporre al dibattito parlamentare una proposta di buon senso condivisa anche da altre forze politiche. Non ci resta, signor Presidente, che far aver direttamente a lei questa proposta, nella speranza che possa approfondirla e valutarla senza pregiudizi. Chiediamo che, già nel primo provvedimento del suo Governo a sostegno del mondo produttivo, i cinque miliardi stanziati per il cashback siano meglio utilizzati per dare respiro alle migliaia di imprese in difficoltà, sostenere il tessuto produttivo e tutelare i posti di lavoro. In altre parole, la nostra proposta è di sospendere il cashback e aggiungere queste risorse, pari a circa 5 miliardi, al prossimo decreto del Governo destinato ai ristori”.

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