Mentre il governo vorrebbe favorire l’uso dei pagamenti digitali, le banche rincarano i costi proprio sui conti correnti online. Una stangata del 29% in un anno, stando ai dati appena presentati da SosTariffe.it. La situazione certo non incoraggia a passare all’azione coloro non ancora detentori di un conto ma anche chi utilizza ancora i servizi “tradizionali”. E, a catena, dunque diventa improbabile o quantomeno difficile spingere i pagamenti digitali nel nostro paese.
Secondo le rilevazioni di SosTariffe.it a subire i maggiori rincari sono canone annuo, bonifici e prelievi allo sportello. Non va meglio nel canale tradizionale, dove i costi sono aumentati del 27%. Ma di fatto diversamente dal passato un conto online non è più così conveniente.
In dettaglio riguardo ai bonifici allo sportello il prezzo è passato dai 2,91 euro dello scorso anno ai 3,94 euro attuali, registrando un rincaro pari al 29%. Al secondo posto il prelievo di contante allo sportello, con un rialzo del 27%, da 2,31 a 2,93 euro, seguito dal costo dell’assegno singolo, cresciuto del 21%, da 0,16 euro a 0,19 euro. Aumentati del 10% anche il prelievo Atm presso un’altra banca e il prelievo in uno dei Paesi dell’Unione europea, saliti entrambi da 1,02 euro a 1,12 euro. L’unica voce per la quale è stata individuata una riduzione – evidenzia SosTariffe.it – è quella relativa al canone annuo della carta di credito: il risparmio ha visto un calo dei costi pari al 5%, con una relativa diminuzione da 22,77 euro a 21,66 euro.