PAGAMENTI

Digital Trade Finance, in campo la nuova piattaforma firmata Sia

Velocizzazione delle procedure e contenimento dei rischi: sono i vantaggi della nuova infrastruttura dedicata al credito documentario. Il primo istituto ad adottarla è la Banca Popolare di Sondrio

Pubblicato il 30 Set 2020

Daniele Savarè

Digitalizzare completamente i processi di trade finance, rendendo più semplice e veloce la gestione operativa delle pratiche dei crediti documentari di Corporate e Pmi che operano sui mercati di tutto il mondo. E’ l’obiettivo della nuova infrastruttura hi-tech lanciata da Sia, società hi-tech europea specializzata nei servizi e nelle infrastrutture di pagamento controllata da Cdp Equity.

Grazie all’innovativa soluzione di “Digital Trade Finance”, si legge in una nota di Sia, le banche possono così supportare il percorso di internazionalizzazione delle aziende e poter cogliere nuove opportunità di business con controparti estere.

Nello specifico, la piattaforma consente alle banche di semplificare notevolmente l’operatività del back-office e delle funzioni interne di Global Transaction Banking attraverso una gestione paperless, uindi totalmente digitale e sostenibile, delle pratiche. L’infrastruttura inoltre è semplicemente integrabile con i sistemi informativi degli istituti di credito e consente una riduzione dei tempi di esecuzione e una maggiore efficienza operativa grazie alla digitalizzazione della pratica, che può essere così lavorata dai diversi centri di competenza centrali e periferici – anche da remoto – in un contesto di condivisione tra tutti gli attori coinvolti.

“Una possibile evoluzione della piattaforma – prosegue il comunicato – riguarderà anche l’utilizzo di applicazioni di Intelligenza Artificiale, sia a supporto delle fasi di gestione della pratica, come ad esempio nella spunta dei documenti o durante i controlli di compliance, sia per attività di Business Intelligence.

A utilizzare per prima la piattaforma è la Banca Popolare di Sondrio, che ha tra l’altro partecipato allo sviluppo della soluzione mettendo a disposizione le competenze delle proprie strutture interne. Nel caso in questione il progetto ha riguardato, in particolare, la gestione delle lettere di credito, dalla fase precontrattuale a quella di regolamento, consentendo di passare ad una pratica completamente elettronica.

“Digital Trade Finance” è parte integrante di Sia EasyWay, l’infrastruttura dei pagamenti digitali che supporta istituzioni finanziarie e altri Payment Service Provider nell’adozione e gestione degli strumenti di pagamento e incasso Sepa, degli instant payments, dei pagamenti cross-border, e più in generale, del nuovo scenario di open banking.

“Con il lancio della nuova piattaforma per il Digital Trade Finance, SIA rafforza il proprio impegno a fianco delle banche nel loro ruolo di supporto al percorso di internazionalizzazione di imprese e Pmi – afferma Daniele Savarè (nella foto), Direttore Innovation & Business Solutions di Sia. Oggi più che mai, le aziende hanno necessità di semplificare i processi per focalizzarsi sulle nuove opportunità di business: grazie alla tecnologia di Sia ora hanno a disposizione uno strumento digitale che facilita l’accesso ai mercati esteri. La scelta della Banca Popolare di Sondrio di affidarsi all’esperienza di SIA ci conferma come partner affidabile e innovativo nel processo di digital transformation”.

“L’innovativo progetto di digitalizzazione delle pratiche di credito documentario ha coinvolto il nostro Servizio Internazionale che, in maniera proattiva e grazie alle conoscenze acquisite in anni di assistenza alle imprese nel settore Trade Finance, ha potuto affiancare il team di SIA in tutte le fasi di studio e realizzazione di questa nuova piattaforma – aggiunge Mario Erba, vicedirettore generale di Banca Popolare di Sondrio – La nostra banca è da sempre vicina alle imprese clienti operanti nei mercati internazionali, supportandole con servizi professionali e completi dalle prime fasi del processo di internazionalizzazione sino alla conclusione dei contratti commerciali con controparti estere. E proprio i crediti documentari consentono di mitigare i rischi commerciali insiti nel commercio estero: la dematerializzazione di tale processo consentirà alla nostra banca di rispondere in maniera ancora più efficace e rapida alle esigenze di esportatori e importatori”.

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