IL REPORT

Effetto Covid sui pagamenti: uno su tre è digitale. Smartphone in pole position

Osservatorio Innovative Payments, School of Management del Polimi: effettuate nel 2020 in Italia 5,2 miliardi di operazioni online per un valore di 268 miliadi. Cresce dal 29% al 33% il mercato delle transazioni innovative. Contactless in forte crescita, ma i driver sono cellulari e wearable. Il contante rimane però il mezzo più utilizzato

Pubblicato il 12 Mar 2021

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Pagamenti digitali a tutta forza in Italia. Nonostante i mesi di chiusura di molte attività commerciali e il calo dei consumi di oltre il 13%, hanno raggiunto nel 2020 i 5,2 miliardi di transazioni, passando dal 29% al 33% del valore totale dei pagamenti con 268 miliardi di euro (-0,7% rispetto al 2019) e aumentando la penetrazione rispetto al contante, che resta comunque il mezzo di gran lunga più utilizzato. Crescono soprattutto i pagamenti contactless (+29%, a quota 81,5 miliardi) e, ancor più, quelli con smartphone e wearable (+80%, oltre 3,4 miliardi). Una svolta che segna il punto di non ritorno per il settore.

Con 268 miliardi di euro (-0,7% rispetto al 2019) hanno aumentato la penetrazione rispetto al contante, che resta il mezzo di gran lunga più utilizzato. A crescere sono stati soprattutto i pagamenti con contactless (+29%, a quota 81,5 miliardi) e, ancor più, quelli con smartphone e wearable (+80%, oltre 3,4 miliardi): le modalità senza contatto si sono rivelate valide alleate contro la diffusione del contagio da Covid-19.

Emerge dalla nuova edizione dell’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, presentato in occasione dell’evento “Innovative Payments: da alternativa a necessità”, secondo cui al top dei pagamenti si registrano i contactless (+29%, a quota 81,5 miliardi di euro) e, ancor più, quelli tramite smartphone e wearable (+80%, oltre 3,4 miliardi): “Le modalità senza contatto – si legge nel report – si sono  affermate come valide alleate dei cittadini contro la diffusione del contagio da Covid-19”.

Pagamenti digitali anche oltre la pandemia

“Oltre alla pandemia, che ha cambiato le nostre priorità e il nostro modo di rapportarci con gli altri, così come quello di effettuare acquisti, nel corso di quest’anno sono entrate in gioco anche alcune iniziative di incentivo del Governo – dice Alessandro Perego, Responsabile Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano -, che hanno acceso i riflettori su queste tematiche e stanno portando sempre più persone a preferire i pagamenti elettronici. Molto probabilmente alcuni di questi nuovi comportamenti si dimostreranno strutturali e ci accompagneranno, in un modo o nell’altro, per diverso tempo”.

La chiusura pressoché totale di attività commerciali, uffici e servizi non strettamente necessari – vissuta durante i mesi di marzo e aprile – ha certamente frenato anche il mondo delle transazioni di pagamento. Tuttavia, i pagamenti digitali si sono dimostrati degli importanti alleati per i cittadini anche in queste prime fasi di forte difficoltà e molti italiani si sono avvicinati ancora di più al mondo dell’e-commerce e dei pagamenti online.

Smartphone device preferito per pagare

Il comparto dell’acquisto di prodotti online ha fatto segnare, infatti, un aumento del 31% nel 2020, controbilanciato da una crisi della categoria servizi (-47%), legati in buona misura alla crisi dei comparti viaggi e turismo.

Lo smartphone diventa il device preferito dagli italiani per effettuare pagamenti da remoto e acquisti online, superando il pc. Il Mobile Commerce raggiunge infatti quota 15,65 miliardi di euro e una penetrazione sul totale e-commerce del 51%, segno di una sempre maggiore facilità e velocità nell’uso di questo dispositivo.

Tra le novità la sempre maggiore offerta di servizi digitali per le consegne a domicilio – abilitati dai pagamenti digitali – che possono passare per l’invio di un link di pagamento tramite sms o chat (Pay by link) o tramite Mobile Wallet.

La riduzione della possibilità di movimento ha colpito anche il settore dei servizi legati alla mobilità. La componente di questi servizi pagata con lo smartphone, dopo anni di crescita, è scesa da 252 milioni di euro a 157 milioni di euro. A far segnare il calo maggiore vi sono i pagamenti di taxi (-52%) e la sharing mobility (-43%), seguiti da biglietti per il trasporto pubblico locale (-32%) e dai parcheggi (-13%).

Continuano a crescere, invece, le transazioni da smartphone per il pagamento di bollette, bollettini e ricariche telefoniche. Il Mobile Payment per queste componenti cresce del 30% e supera quota 1,15 miliardi di euro. Complessivamente, quindi, il Mobile Payment fuori dal negozio cresce del 15% e raggiunge gli 1,3 miliardi di euro.

Contactless vincente nel post-lockdown

La riapertura di gran parte degli esercizi commerciali e il ritorno agli acquisti di prossimità nel periodo successivo al lockdown non hanno riportato gli italiani alle precedenti abitudini di pagamento, ma anzi ad una sempre maggiore preferenza per i pagamenti “senza contatto”, complici i timori – più o meno motivati – rispetto ai contanti.

“Nonostante mesi di chiusure in cui non sono stati di fatto utilizzabili, gli acquisti in modalità contactless con carta nel corso del 2020 salgono del 29% in termini di valore transato, raggiungendo 81,5 miliardi di euro – dice Valeria Portale, Direttore dell’Osservatorio Innovative Payments -. Una crescita che potrà beneficiare in futuro anche della nuova soglia introdotta dalla PSD2 a 50 euro, sotto la quale è possibile effettuare transazioni senza passare la propria carta all’operatore in cassa e senza dover toccare il Pos  per digitare il pin e che per il momento è ancora in fase di rilascio per la maggior parte degli attori italiani”.

Gli effetti del piano Italia Cashless

L’ultimo periodo dell’anno è stato caratterizzato dall’entrata in scena, con modalità e risultati molto dibattuti, dell’iniziativa legata al Cashback di Stato a dicembre, uno dei provvedimenti che compongono il Piano Italia Cashless introdotto dal precedente governo ed ora sotto la lente del nuovo Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi.

“Il Piano, pur con delle limitazioni, rappresenta un segnale positivo: in un quadro europeo che vede l’Italia tra i paesi meno avanzati in termini di pagamenti digitali,  è degno di nota che finalmente queste tematiche siano giunte al centro del dibattito politico – osserva Ivano Asaro, Direttore dell’Osservatorio Innovative Payments -. Il 2020, pur nella sua drammaticità, potrebbe davvero aver segnato un punto di svolta per il settore dei pagamenti digitali. Già nel passato dalle nostre ricerche è emerso come le persone che provano a utilizzare i pagamenti più innovativi, come lo smartphone, poi difficilmente li abbandonano. Questo aspetto, unito alla volontà di mantenere le distanze e limitare i contatti da parte degli italiani e a un paese che, seppur lentamente, si muove verso una digitalizzazione più marcata, può rappresentare una importante base per una accelerazione definitiva per i pagamenti digitali nel prossimo biennio”.

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