Sono in tanti a credere che l’open innovation – il modello tramite il quale le imprese, per innovare, ricorrono a risorse e competenze tecnologiche che arrivano dall’esterno – sia un processo fondamentale per essere competitivi sul mercato. Eppure, la collaborazione tra grandi aziende e startup può non essere soltanto finalizzata alla competitività. Una dimostrazione in questo senso arriva dal sodalizio tra Bambini Srl e Soldo: da un lato c’è un’azienda storica, fondata a Ravenna nel 1962, che opera nel settore dei trasporti marittimi, dall’altro una startup fintech, fondata nel 2014 a Londra, che punta a rivoluzionare la gestione della contabilità aziendale. Vediamo perché.
Dal 1 giugno 2017, per problemi di carattere amministrativo, Bambini Srl ha richiesto la procedura di concordato in continuità. Gianni Bambini, amministratore unico della società ravennate, ha deciso di affidare alla società Cost srl, e nello specifico al suo presidente Enzo Zauli, il compito di traghettare l’azienda verso il risanamento.
Poco tempo dopo, però, il primo ostacolo: alla Bambini srl vengono congelati tutti gli strumenti di pagamento elettronico (bancomat, telepass e carte di credito). La continuità dell’azienda ravennate, che conta al suo attivo 200 dipendenti e 15 navi al servizio di piattaforme petrolifere in Italia e all’estero, è dunque in pericolo.
Per permettere comunque al gruppo di gestire i flussi di cassa senza interruzioni, Zauli decide di ricorrere ai servizi di Soldo. Cos’è Soldo? Un sistema di carte prepagate ricaricabili e controllabili online in tempo reale. “Abbiamo attivato il servizio in maniera graduale – spiega Zauli – Da metà luglio a metà agosto 2017 abbiamo utilizzato due carte Soldo per testarne le potenzialità e verificarne l’utilizzo nelle situazioni più diverse. Oggi le carte attive sono venticinque, sia nominative (riferite a utenti individuali) sia a una decina di centri di costo come la mensa, il magazzino, la centrale operative e quattro delle nostre navi”.
L’utilizzo di Soldo ricade così sull’operatività dell’azienda: “Grazie a questa soluzione possiamo pagare i bollettini in posta, acquistare un’elica di ricambio, far fronte alle emergenze e alle spese impreviste, fare acquisti online senza limiti mensili in base alla disponibilità sul conto e senza fee, prelevare contante fino a 5mila euro al mese con un costo di un euro a operazione”.
E la macchina amministrativa torna a funzionare: “In un mese e mezzo di utilizzo a pieno regime abbiamo eseguito più di 500 transazioni – Continua Zauli – Un numero elevato se pensiamo che altrimenti avremmo dovuto far fronte a 500 uscite di contante e altrettanti restituzioni resti da registrare. E in tutto ciò ogni operazione rimane tracciata”.
Anche in situazioni di criticità, tornano utili i servizi della startup: “Quando il Tribunale ti sorveglia – spiega ancora Zauli – tutti i movimenti devono essere tracciati e rintracciabili. Ogni fine mese siamo tenuti a inviare al Tribunale il report delle spese. Con Soldo è tutto più semplice: stampiamo il documento esportato su Excel, lavorabile e filtrabile in tutti i modi e lo inviamo”.
Lavorando in emergenza, come avviene ormai da qualche tempo in casa Bambini srl, la gestione flessibile dei flussi di cassa può risultare fondamentale: “con una prepagata classica se verso del denaro non posso più spostarlo. Soldo è flessibile. Mi capita di caricare eccessivamente una carta? Posso spostare una parte del denaro su un’altra in tempo reale e senza nessun costo. Ho bisogno di far fare un acquisto a un dipendente che si trova all’estero? Carico la sua carta Soldo e il dipendente può immediatamente procedere alla spesa. Poi, una volta terminato l’acquisto se lo ritengo necessario, posso disattivo la carta con un semplice clic dal mio smartphone. In qualsiasi momento”.
Il sodalizio tra le due società potrebbe continuare anche in futuro: “Una volta usciti dallo stato di crisi – conclude Zauli – potremmo continuare a utilizzare Soldo per la contabilità di Bambini srl. Si tratta di uno strumento comodo e intuitivo e non penso convenga tornare indietro”