I pagamenti digitali durante la settimana del Black Friday registrano una forte accelerazione rispetto allo scorso anno: il valore delle transazioni è cresciuto de 10,3%. Particolarmente significativo il rafforzamento dell’e-commerce: +19,5%. Questi i dati comunicati da Nexi, la PayTech italiana che, insieme alle banche partner, gestisce 41 milioni di carte e serve circa 890.000 commercianti nel nostro paese.
Rispetto a una tipica settimana del 2019, quella del Black Friday ha visto un incremento dei volumi di speso del 23%, con punte del +50% sul canale e-commerce. In particolare la giornata di venerdì 29 sta registrando al momento un aumento complessivo del 9% (ecommerce +11%).
Più fiducia nell’e-commerce
“Nella settimana del Black Friday la dinamica degli acquisti è stata guidata dalle promozioni anticipate di moltissimi retailer, soprattutto online: abbiamo registrato incrementi importanti rispetto al 2018 già lo scorso weekend, specie sull’e-commerce in cui abbiamo osservato punte del +50% in certe fasce orarie. Sul canale fisico, invece, l’incremento è in accelerazione omogenea durante tutte le giornate, con una prima parte di venerdì 29 particolarmente positiva: in queste ore stiamo gestendo sulle piattaforme operate da Nexi un volume fino a 10mila transazioni al minuto– commenta Roberto Catanzaro, Business Development Director di Nexi – È interessante notare che sul canale fisico si registra un aumento importante del numero di transazioni, segno di comportamento di “shopping around” da parte del consumatore, mentre sul canale ecommerce cresce anche l’ammontare della spesa media, a testimoniare una fiducia sempre crescente nello shopping online”.
Conta soprattutto il prezzo
In vista del Black Friday, appuntamento dello shopping che negli ultimi anni ha contato milioni di utenti sui canali online, il recente studio “Pulse of the Online Shopper” condotto da Ups, l’azienda globale della logistica, ha messo in luce i fattori determinanti per l’acquisto su Internet: un sito accattivante o un’app user-friendly non sono sufficienti perché la discriminante è il prezzo. In Italia l’89% dei consumatori online considera il prezzo il fattore principale e determinante sulla scelta finale, mentre rimane in secondo piano la rapidità di consegna. Il 94% dei clienti italiani effettua ricerche sui prodotti prima di acquistarli online; le generazioni più giovani sono quelle che si lasciano influenzare di più dalle recensioni dei clienti.
In Italia più di tre quarti degli acquirenti (77%) rispediscono i resi ai venditori/retailer e la ragione principale di un’esperienza di reso negativa è il ritardo nel ricevere il rimborso (25%). Politiche di reso non chiare o restrittive infastidiscono una percentuale significativa dei consumatori come la mancata possibilità di restituire un prodotto in negozio (22%) o il pagamento per il reso (20%).