Pagamenti elettronici in costante crescita. Lo registra Satispay, sistema indipendente dai circuiti tradizionali, che incassa una crescita del 52% di transazioni effettuate in Italia con il proprio sistema, nei primi 7 mesi del 2020. La piattaforma “sta contribuendo in modo visibile – fa sapere una nota dell’azienda – a generare nuove abitudini di pagamento”.
Nel dettaglio, da gennaio a luglio è passato attraverso Satispay un numero pari a 13,2 milioni di transazioni (+51,7% contro lo stesso periodo 2019), per un controvalore complessivo di 254,3 milioni di euro (+47,4% vs stesso periodo 2019). La platea ha raggiunto il numero di 1,2 milioni di utenti e di circa 120mila esercenti.
“Dopo l’importante passo compiuto con la legge di bilancio – dice Alberto Dalmasso, Co-founder e Ceo di Satispay – oggi è importante per negozianti e consumatori sapere che gli incentivi sui pagamenti tracciabili includono oltre alle carte tutti gli strumenti di pagamento elettronico che, come noi, abbattono i costi e offrono servizi a valore aggiunto”.
La spinta attesa dal Decreto di agosto
Con l’introduzione a supporto di un’economia sempre più digitale del pacchetto cashless nella Legge di Bilancio 2020, spiega ulteriormente il Ceo, “si è compiuto un importante passo sul piano normativo, che proprio in queste ore il Governo sta ulteriormente completando col Decreto agosto sui Pos. Per finire di stimolare la transizione dal contante al pagamento elettronico oggi serve continuare a fare cultura chiarendo a negozianti e consumatori che in tutte le normative vigenti in cui si parla di incentivi ai pagamenti tracciabili, sono inclusi oltre alle carte anche altri strumenti di pagamento elettronico”.
Cashless society, cosa prevede l’Europa
Che sia necessario farlo lo conferma anche “l’interpello presentato all’Agenzia delle Entrate – dice Dalmasso – che con la sua chiara e definitiva risposta n.230 contribuisce a fugare ogni dubbio. È chiaro che tutte le future leggi saranno aderenti a questo principio, nel rispetto della normativa europea, che lo impone. Il corretto approccio degli incentivi a tutto ciò che è tracciabile è certamente più efficace delle sanzioni per mancata accettazione, poiché se i consumatori sono incentivati a pagare in modo tracciabile lo faranno, e l’esercente si adatterà”.
Di contro oggi gli esercenti “sono aiutati dal fatto che sul mercato già esistono soluzioni alternative alle carte – si legge nella nota – in grado di abbattere drasticamente le commissioni ed eliminare i costi fissi, e che per facilità di utilizzo e servizi offerti danno un sensibile valore aggiunto, come dimostra la crescita di Satispay. Il combinato dei due elementi, normativo e di mercato, traccia definitivamente la via verso l’eliminazione del contante”.