Il Bitcoin segna un nuovo record. Superate le turbolenze delle scorse settimane, la criptovaluta tocca il suo top storico in otto anni e mezzo superando quota 5.000 dollari a 5.183,97 dollari. Al suo lancio, nel febbraio del 2009, la moneta virtuale non valeva che pochi centesimi. Il Bitcoin, sistema di pagamento peer-to-peer che si basa sulla cosiddetta tecnologia Blockchain, è presente su piattaforme di scambio specifiche e non sui mercati regolati. Non ha corsi legali e non è gestito da una banca centrale o da un governo, ma da una vasta community di utenti di Internet. Caratteristica della valuta digitale e’ la forte volatilita’: ai suoi grandi rialzi fanno spesso seguito crolli repentini.
La rivale Ether vale 300,87 dollari mentre il primo gennaio 2017 viaggiava in area 7,98 dollari.
Secondo un sondaggio Forex, quasi un terzo degli investitori retail nel mercato valutario ha investito o intende puntare sulle Ico (Initial Coin Offering), i finanziamenti di imprese effettuati con criptovalute come il Bitcoin. Si conferma dunque una crescente fiducia del mercato nella nuova combinazione formata da crowdfunding e valute digitali.
Il 19% degli investitori interpellati ha detto di essere già salito sul carro delle criptovalute e di avere investito in una Ico. Circa l’8,5% degli altri ha detto che è interessato nel mercato e lo farà in futuro, ma sta cercando di trovare il modo migliore per investire. Quasi un quarto degli investitori (23,5%) ha detto di non aver investito ancora, ma di avere intenzione di rimediare in futuro.
Il nuovo sondaggio rivela come l’atteggiamento degli investitori retail sia molto positivo nei confronti di un eventuale investimento delle Ico. Detto questo, a dimostrazione del tema controverso e dell’appeal fortemente speculativo di Bitcoin e simili, quasi la metà del campione (49%) dice di non avere fiducia nelle Ico.
Le Ico sono un metodo per finanziare un progetto aziendale che funziona tramite l’emissione di ‘token’ della società emittente in cambio di criptovalute (la maggior parte delle volte Bitcoin o Ether). È uno strumento di raccolta fondi che è dunque possibile grazie ad operazioni compiute con monete digitali. Si tratta di un processo non regolamentato, in quanto a differenza di una emissione di azioni è slegato dalla vigilanza delle autorità ed espone perciò gli investitori a molti più rischi.