Sempre più giovani e cashless: è questo l’identikit dei commercianti che emerge dall’Osservatorio Small Business di SumUp, fintech specializzata in soluzioni cashless e digitali per le piccole imprese, che ha analizzato le modalità di spesa e consumo dei commercianti italiani che adottano il Conto Aziendale di SumUp.
Dalla ricerca emerge che la spesa online è diventata un’abitudine sempre più diffusa trra i commercianti: a spendere di più online sono i professionisti che operano nel settore Consulting (47%), seguiti da quelli del Fitness & Wellness (40,8%) e dell’Education (40,3%). I professionisti che operano nel settore del Food concentrano invece online un decimo delle loro spese, favorendo i pagamenti e gli acquisti in store: è il caso di chi lavora nel Food & Grocery (7,6%), Caffè e Ristoranti (11,5%) e Fast Food Restaurant (11,7%).
Ad acquistare online sono soprattutto gli imprenditori tra i 30 e i 34 anni (21,9%), mentre paradossalmente i più giovani (20-24 anni) con il 16,7% sono sotto la media della spesa online. La percentuale di spesa online più bassa (10,9%) si attesta invece per la fascia di età più matura tra i 75 e i 79 anni.
Le nuove tecnologie si diffondono anche tra i commercianti che preferiscono acquistare in negozio: in particolare, negli acquisti con carta è sempre più frequente il pagamento tramite la modalità contactless, scelto in primis dai commercianti che si occupano di Fast Food Restaurant, con il 64,2% delle transazioni pagate con questa tecnologia, seguiti da quelli di Caffè e Ristoranti (60%), Turismo (52,9%) e Medici (52,3%). I professionisti dell’Education invece pagano “senza contatto” solo nel 33,4% dei casi.
Secondo di dati pubblicati da SumUp in Italia tra il 2021 e il 2022 sono cresciuti del 35,6% i giovani imprenditori tra i 25 e i 29 anni che utilizzano Conto aziendale di SumUp, e del 66,6% quelli tra i 20 e i 24 anni. Di pari passo con questa dinamica diminuiscono i prelievi di contanti, che a marzo 2022 risultano del 36,3% inferiori rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre sono sempre più diffusi gli acquisti online e le modalità di pagamento contactless. La spesa dei commercianti si concentra prevalentemente su alimentari e utility, mentre cresce l’acquisto di carburante, soprattutto tra febbraio e marzo 2022 (+15%).
Secondo i dati dell’osservatorio a possedere un Conto Aziendale SumUp nel primo trimestre 2022 sono soprattutto i commercianti tra i 45 e i 49 anni (14,6%% del totale), seguiti dagli imprenditori tra i 40 e i 44 anni (14,1%). I più giovani (tra i 20 e i 29 anni) rappresentano quasi l’11%, ma sono in crescita rispetto al primo trimestre del 2021, quando rappresentavano il 7,4%.
L’andamento delle spese dei commercianti italiani tra gennaio 2021 e marzo 2022 sembra riflettere in parte l’andamento dell’emergenza sanitaria: con il passare dei mesi si osserva, infatti, un comportamento positivo della spesa media per i titolari del Conto Aziendale, che raggiunge il picco nell’agosto del 2021. Il punto più basso si registra invece a gennaio 2022, per riprendersi rapidamente subito dopo e tornare nei primi mesi del nuovo anno quasi ai livelli dell’estate scorsa. In particolare SumUp osserva una crescita mese su mese del 5% tra gennaio e febbraio 2022 e del 17% tra febbraio e marzo.
SumUp ha inoltre notato per i commercianti un trend in diminuzione per quanto riguarda i prelievi presso gli Atm e, confrontando marzo 2022 con marzo 2021, la quota di denaro prelevato è inferiore del 36,3%.
In cosa spendono i commercianti
Dall’inizio dell’anno più di un quinto delle spese dei commercianti si concentra su Grocery Stores & Supermarket (22,3%); a seguire si trovano sempre negozi relativi a cibo e alimentari (Food Store Convenience Stores & Specialty Markets), dove si concentra l’8,5% delle spese. Al terzo posto, con l’8,1%, spuntano i pagamenti di utenze elettriche, gas, sanitarie e idriche.
SumUp ha inoltre individuato tra febbraio e marzo 2022 un aumento del 15% per quanto riguarda la spesa in carburante da parte dei commercianti, causato probabilmente dalla crescita dei prezzi in seguito all’attuale situazione geopolitica.