Gli europei fanno sempre più acquisti online. Quasi la metà fa shopping sul web dalle due alle tre volte al mese. I metodi di pagamento restano i più tradizionali: il 36% dei consumatori utilizza la carta di credito. E alle app bancarie continua a preferire soluzioni più user friendly.
Sono i dati raccolti da PwC e Strategy nella ricerca “Customer experience and payment behaviours in the PSD2 context”, realizzata intervistando 1.700 consumatori dei principali Paesi europei. Le abitudini di spesa dei cittadini sono cambiate con l’avvento del digitale. Quasi il 70% dei consumatori acquista online, nel 20% dei casi comprando più di cinque articoli al mese. I più attivi si confermano i giovani, mentre tra gli over 66 italiani lo shopping online è quasi inesistente. Sorprende invece il dato a livello europeo: il 17% dei consumatori nella fascia d’età più matura effettua più di cinque acquisti al mese.
Per scegliere cosa comprare si preferisce ancora lo schermo del Pc, ma il 34% degli intervistati ha realizzato almeno un’operazione di pagamento da mobile negli ultimi 12 mesi. Meglio se tramite carta di credito (36%) o debito (23%), ma cresce la quota di utenti che si affida a soluzioni alternative, come Sofort o iDeal. Poco usate le app bancarie, adoperate solo dal 24% dei clienti. Vengono consultate più spesso per verificare il saldo che per fare shopping: la visualizzazione delle transazioni è al primo posto tra le ragioni di utilizzo (32%), seguita dalla predisposizione di pagamenti (23%) e solo in ultima istanza dallo shopping online (20%). Per fare spese gli europei preferiscono altre app (92%) di più facile utilizzo, a basso costo e dal design più attraente. La sicurezza non è fra i requisiti tenuti in maggior considerazione: appena il 9% del campione, sia tra gli italiani sia tra gli europei, la considera un fattore prioritario.
Eppure, quello bancario è considerato il massimo standard di sicurezza. Lo testimonia il grado di fiducia nelle banche, stabile al 94%. La riduzione dei costi di gestione e la facilità di accesso ai servizi dell’home banking fanno di quella attuale una generazione di clienti “multi-bancarizzati”, con il 60% degli europei titolare di più conti in banche differenti. Ancora poco usati sono però i servizi di aggregazione, visto che la metà degli intervistati non è disposta a pagare commissioni aggiuntive per godere di funzioni unificate. Gli italiani si confermano poi più fedeli alla loro banca: il 49% di loro possiede uno o più conti in un unico istituto, dato che scende al 38% tra gli europei.