L’emergenza Coronavirus impatta sul business di Poste Italiane che chiude il primo trimestre 2020 al ribasso. Se i ricavi non hanno registrato perdite ingenti – si attestano 2,755 miliardi pari a una flessione del 3% – è su utile ed ebit che si è accesso l’allarme rosso: l’utile del trimestre è pari a 306 milioni, pari al -30,2% e l’ebit si attesta a 441 milioni in calo del 28,6%. A pesare è soprattutto la forte discesa delle attività “tradizionali” impattate inevitabilmente dal lockdown, mentre si registrano performance al rialzo sul fronte digitale e telecomunicazioni con risultati addirittura record per quel che riguarda le consegne pacchi b2c legate all’impennata degli acquisti online da parte dei consumatori.
“Sebbene la performance del 2020 sia stata impattata dal lockdown, i recenti eventi hanno accelerato trend emergenti chiave e confermato la direzione strategica del Piano Deliver 2022. Poste Italiane ha affrontato la crisi con un profilo finanziario robusto, con uno stato patrimoniale solido e una forte capacità di generare liquidità grazie al nostro business redditizio”, commenta Matteo Del Fante, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Poste Italiane.
I ricavi da pacchi sono aumentati del 5% nel primo trimestre dell’anno con una crescita del 26,3% – per 108,2 milioni- del comparto B2c determinata dall’e-commerce. I volumi dei pacchi sono aumentati, nel trimestre, del 9,7% a 38 milioni, sostenuti da una crescita del 22% della consegna di pacchi B2c. I volumi B2c sono stati supportati da una crescente attività di e-commerce, tra cui flussi in entrata dalla Cina in forte aumento dall’inizio di marzo, contribuendo in tal modo alla diversificazione della base clienti. Nel mese di aprile- segnala l’azienda – sono stati raggiunti picchi record comparabili a quelli normalmente registrati durante il Black Friday e il periodo natalizio.
In crescita anche i ricavi della Strategic Business Unit Pagamenti e Mobile, del 18,4% anno su anno a 165 milioni nel primo trimestre del 2020. “La validità della nostra infrastruttura digitale per i pagamenti risulta confermata e ci aspettiamo un’accelerazione dei trend, come già previsto nel Piano Strategico Deliver 2022”, sottolinea l’azienda. Anche i ricavi da servizi Telco sono aumentati su base annua: “di un solido 32,6%, in un contesto di mercato caratterizzato da una fase di rallentamento, grazie ad una clientela fidelizzata con successo tramite iniziative commerciali mirate”, sottolinea ancora la società.
Sui mesi a venire le stime sono congelate: “L’emergenza sanitaria in corso, legata alla diffusione del Covid-19, influirà in maniera decisa sull’evoluzione del contesto economico e sociale dei prossimi mesi e ad oggi non è possibile delineare con precisione quella che sarà la “nuova normalità”; ciò rende impossibile effettuare realistiche previsioni sull’evoluzione economica e finanziaria del Gruppo nel corso del 2020”, rende noto la società.
Nel segmento Pagamenti e Mobile si prevede di accelerare la naturale evoluzione dell’offerta verso soluzioni full digital. “Nel corso del secondo quarter – annuncia Poste – sarà possibile richiedere la Postepay Evolution on-line, con il successivo recapito della carta a domicilio, mentre nel secondo semestre del 2020 sarà lanciata una carta prepagata interamente digitale, che potrà essere richiesta da App Postepay e quindi messa a disposizione e utilizzata mediante e-wallet”.