E-PAYMENT

Tributi, tasse e imposte: Revolut lancia i pagamenti gratuiti verso la pubblica amministrazione

La piattaforma di mobile payment ha annunciato l’arrivo della nuova funzionalità su PagoPA già disponibile per gli utenti iOs nell’ultimo aggiornamento dell’app. Per la versione Android bisogna ancora aspettare qualche settimana

Pubblicato il 23 Feb 2022

Revolut annuncia l’integrazione della piattaforma nazionale pagoPa all’interno della sua mobile app. Sarà quindi possibile sfruttare la soluzione per pagare tributi, imposte e rette verso la Pubblica amministrazione e altri soggetti aderenti. L’integrazione pagoPa è disponibile da subito per gli utenti iOs e nelle prossime settimane verrà implementata anche per gli utenti Android.

Come funziona il nuovo servizio

Revolut, si legge in una nota, ha deciso di abilitare i pagamenti pagoPa in modalità totalmente gratuita per tutti i suoi oltre 650 mila clienti italiani, a prescindere dal piano sottoscritto. Effettuare un pagamento pagoPa utilizzando Revolut richiede pochi passaggi. Bisogna prima di tutto aggiornare l’app all’ultima versione, nella quale basterà toccare l‘icona con due frecce per aprire il tab Pagamenti, tappare sull’icona del Qr code in alto a destra e scansionare il codice all’interno dell’avviso di pagamento. Dopo aver controllato i dettagli sarà possibile approvare il pagamento. Tutte le ricevute vengono memorizzate nell’elenco delle transazioni in modo che i clienti possano trovarle facilmente anche in seguito.

“Revolut si conferma ancora una volta un game-changer nel panorama finanziario”, commenta Elena Lavezzi, General Manager Italia e Sud Europa della società. “Non solo abbiamo integrato pagoPa nella nostra piattaforma per permettere ai nostri clienti di usufruire del servizio con la modalità facile e veloce che da sempre ci contraddistingue, ma abbiamo anche deciso di eliminare le commissioni sulla scia di quanto già offriamo da anni, per assicurare che le persone ottengano maggiore potere nella gestione del proprio denaro e che non si trovino a pagare delle inutili commissioni nel momento in cui stanno già pagando una tassa”.

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