L’Indonesia potrebbe essere il secondo Paese a livello globale ad accogliere Whatsapp payments, il servizio di pagamento digitale offerto da Whatsapp. La società che gestisce la piattaforma di messaggistica istantanea, che fa capo a Facebook, è infatti in trattative con diversi player finanziari indonesiani per attivare collaborazioni in tal senso. A riportarlo è Reuters, che sottolinea il fatto che tali accordi sono invece già stati raggiunti in India, dove per il roll out commerciale del servizio si aspetta solo il via libera da parte delle autorità competenti. A differenza dell’India, dove Whatsapp offrirà anche un sistema di pagamento peer-to-peer, il mercato indonesiano sperimenterà per il momento solo strumenti in grado di funzionare come un digital wallet, specialmente in chiave e-commerce.
Il settore sta infatti esplodendo: il giro d’affari del commercio elettronico in quella che è la principale economia del Sudest asiatico è destinato a triplicare nei prossimi anni, arrivando nel 2025 a genere 100 miliardi di dollari di fatturato. Tutto ciò all’interno di un sistema regolatorio molto stringente. L’Indonesia potrebbe dunque essere il perfetto banco di prova per il servizio di pagamento proposto da Whatsapp, che nel Paese conta oltre cento milioni di utenti.
Le trattative in corso sarebbero – sempre secondo le fonti di Reuters – a uno stadio avanzato con tre potenziali partner: Go-Jek, startup attiva nel mondo dei trasporti urbani con un modello di business simile a quello di Uber e Lyft, Dana, società di digital payment alle cui spalle c’è Ant Financial, e Ovo, gruppo fintech locale. Ci sarebbe stato inoltre un tentativo di approccio nei confronti di Bank Mandiri, istituto finanziario di proprietà dello Stato, che però non ha confermato alcun incontro. Si vocifera addirittura che con una delle imprese citate, la piattaforma avrebbe potuto essere attivata già all’inizio del 2019, ma si è preferito dare la precedenza all’avvio delle operazioni in India.
L’approdo nel Subcontinente e in Indonesia fa seguito a una precisa dichiarazione d’intenti di Mark Zuckerberg, che non più di qualche mese fa aveva annunciato l’avvio dei servizi di pagamento di Whatsapp in una non meglio precisata serie di mercati”.