IL PROGETTO

Effetto Libra sull’Europa: la Ue studia una criptovaluta comunitaria

Secondo la bozza di documento sarà la Banca centrale europea arilasciare la valuta. Il contante elettronico si potrà usare senza conti correnti o intermediari finanziari. Intanto l’Ecofin è pronto a bloccare le monete digitali rischiose per la stabilità del sistema”

Pubblicato il 06 Nov 2019

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Perché seguirli quando puoi precederli? Dopo l’annuncio di Facebook del lancio di una criptovaluta il prossimo anno, a cui i regolatori di mezzo mondo hanno risposto in maniera ostile, arriva invece la proposta portata avanti da Francia e Germania, a partire da alcune dichiarazioni rilasciate lo scorso settembre.
Infatti, secondo una bozza di documento che dovrebbe essere proposta al prossimo consiglio dei ministri delle finanze europei e filtrata alla stampa, per l’Unione europea sarebbe necessario sviluppare un approccio comune alle criptovalute, inclusa la possibilità di eliminare progetti a rischio eccessivo e invece svilupparne uno complessivo.

«La banca centrale – è scritto nel documento preparato dalla presidenza finlandese – e le banche centrali europee dei singoli Paesi potrebbero esplorare in modo proficuo le opportunità oltre che le sfide che una comporterebbe il rilascio di una valuta digitale da parte della banca centrale, incluso considerare i passi necessari per arrivare a questo risultato».
Il documento potrebbe essere essere discusso il prossimo venerdì, secondo l’agenda della riunione, e la finestra della sua adozione dovrebbe essere la successiva riunione dei ministri delle finanze, il 5 dicembre.

A settembre funzionari della Banca centrale europea avevano spiegato che la Banca avrebbe dovuto fare un salto di qualità nelle sue riflessioni relative alle valute digitali. Nella sua versione più ambiziosa il progetto arriverebbe a permettere ai consumatori di utilizzare il contante elettronico con un deposito diretto da parte della Banca centrale, senza bisogno l’uso di conti correnti, intermediari finanziari e aziende che si occupino clearing.

I soggetti in questione, tutti necessari per processare i pagamenti, diventerebbero inutili se la Banca centrale si occupasse delle loro funzioni, facendo scomparire i costi di transazione. A parte le difficoltà tecniche, è probabile che un progetto del genere provochi una opposizione da parte delle banche e dell’intero comparto finanziario.

Al minimo, se anche non dovesse realizzarsi l’ambizione di alcune parti della Ue relativamente alle “criptovalute comunitarie”, i risultati sarebbero comunque positivi, perché porteranno – sostengono alcuni parlamentari europei – a un quadro normativo robusto e attuale, capace di gestire le monete virtuali».

La Ue pronta a bloccare Libra

L’Europa è pronta a “prevenire lo sviluppo” di valute digitali rischiose, compresa Libra, la valuta digitale lanciata da Facebook, fino a quando non saranno fugate tutte le preoccupazioni. Questa la posizione dei ministri delle Finanze della Ue alla vigilia della riunione dell’Ecofin. Secondo quanto riporta il sito di informazione europeo Euractiv, che ha visionato la bozza di discussione, i ministri delle Finanze esamineranno la possibilità di vietare le stablecoin “globali” che creano “rischi eccessivi”. Gli Stati membri affermano che “tutte le opzioni dovrebbero essere sul tavolo, compresa la possibilita’ di adottare misure per prevenire lo sviluppo di progetti che creerebbero rischi ingestibili o eccessivi”.

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