Slitta l’aggiornamento in ottica green del metodo di estrazione della criptovaluta Ethereum che gli investitori attendono dall’anno scorso, sicuri che ne favorirà il cosiddetto “flippening”, ovvero il superamento di Bitcoin, attualmente dominante, per capitalizzazione di mercato.
La promessa si lega alla fusione della catena EH1 di Ethereum con una nuova catena per creare ETH2 su una piattaforma blockchain che consente un mining più economico, ecologico e veloce con conseguente aumento dei casi d’uso, in particolare per il mondo della finanza decentralizzata.
L’aggiornamento tecnologico di Ethereum comporta il passaggio dal metodo di estrazione proof-of-work, ad alta intensità energetica, a quello proof-of-stake, che ne renderà il mining meno energivoro. Il “merger” o “melding” era atteso per giugno e ha sostenuto la crescita della valutazione di Ether tutto quest’anno, ma è stato rinviato, probabilmente di alcuni mesi ma entro il 2022.
La promessa del “merger” di Ethereum
“La tempistica di questo lancio continua ad allungarsi”, ha affermato Brendan Playford, fondatore e Ceo della piattaforma di dati finanziari decentralizzati Masa Finance. “È certamente plausibile che l’attesissimo aggiornamento di Ethereum a un sistema proof-of-stake possa essere ancora ritardato, perché questa transizione è molto complicata e non si è ancora certi che possa effettivamente ridurre i costi e aumentare la velocità delle transazioni”.
Ether è sceso dell’8% da 3.215 dollari a 2.947 dollari quando lo sviluppatore principale di Ethereum Tim Beiko ha dichiarato su Twitter che il lancio di giugno era stato posticipato e che i test devono proseguire. È in calo del 13% questo mese, a 2.844 dollari.
“Non sarà giugno, ma probabilmente nei mesi successivi”, ha scritto Beiko nel suo tweet. “Nessuna data fissa ancora, ma siamo decisamente vicini al traguardo”.
Il sorpasso su Bitcoin: attesa per il “flippening”
La capitalizzazione di mercato di Ether, pari a 363 miliardi di dollari, è meno della metà di quella di Bitcoin e insieme i due costituiscono il 60% del mercato delle criptovalute.
Tuttavia Bitcoin, spiega Reuters, viene considerato dagli analisti come un investimento senza reale utilizzo nei contratti in applicazioni di finanza decentralizzata. Al contrario, Ethereum ha le potenzialità di essere usato in questo ambito ed è per questo che gli investitori si aspettano il “flippening” (il sorpasso per capitalizzazione di mercato di Ether nei confronti di Bitcoin). La fusione nella nuova blockchain sarebbe il catalizzatore che farà di Ethereum la piattaforma dominante.
I fondi di investimento già puntano su Ethereum in vista della fusione. L’interesse all’acquisto della criptovaluta, commentano gli esperti di Genesis Trading, si lega proprio all’attesa che la moneta digitale sia oggi sottovalutata e potrà nei prossimi mesi generare guadagni sostenuti.
Svolta green necessaria per le criptovalute
Sia Bitcoin che Ether vengono estratti o prodotti utilizzando un metodo proof-of-work (Pow), in cui migliaia di minatori, o nodi di rete, competono per risolvere complessi problemi matematici.
Questo è un processo di mining estremamente energivoro che si stima causi più inquinamento di una piccola nazione ogni anno, alimentando i timori che le criptovalute non siano sostenibili in un mondo che cerca di azzerare le emissioni nette di CO2.
Il metodo Pos (proof-of-stake) utilizza molta meno energia perché, anziché avere milioni di computer attivi nell’elaborazione, permette ai nodi con più monete di convalidare le transazioni.
Ethereum è stato a lungo ostacolato da problemi di velocità e costi di elaborazione. Elabora solo 30 transazioni al secondo come blockchain proof-of-work, ma prevede di elaborare fino a 100.000 transazioni al secondo una volta trasferito al metodo Pos.
Ciò gli consentirà di competere con altcoin più piccoli, come Solana e Cardano, che già utilizzano Pos in parte o interamente, per applicazioni di finanza decentralizzata come trading, investimento, prestito e persino token non fungibili. Ma occorrerà che Ethereum acceleri i tempi sul suo aggiornamento tecnologico.