Novità in arrivo da Facebook sul fronte dei pagamenti digitali, ma questa volta non si tratta di Libra. La società di Menlo Park ha annunciato il lancio di “Pay”, un sistema che permetterà agli utenti di pagare attraverso il social network; nel giro di qualche mese, la piattaforma si allargherà a Instagram e WhatsApp e Messenger. Il fatto che Facebook Pay sarà disponibile per tutte le applicazioni del gruppo è l’ennesima prova che il Ceo vuole far interagire le sue app, puntando a far confluire WhatsApp, Instagram e Facebook Messenger in un grande sistema di messaggistica integrato.
Facebook Pay debutterà questa settimana negli Stati Uniti, per poi diffondersi in altri Paesi.
Per utilizzare Facebook Pay sarà necessario aggiungere il metodo di pagamento dalle impostazioni dell’applicazione oppure sceglierlo quando si effettua un pagamento
“Le persone già utilizzano i pagamenti nelle nostre app per acquistare, fare donazioni per delle cause e inviarsi denaro l’un l’altro – spiega il social in una nota – Facebook Pay renderà queste transazioni più semplici continuando ad assicurare che le informazioni di pagamento restino sicure e protette”.
Con il nuovo servizio sarà possibile, tra le altre cose, salvare il proprio metodo di pagamento preferito senza doverlo reinserire ogni volta e consultare lo storico delle proprie operazioni. Per gli utenti statunitensi, sarà inoltre disponibile un servizio di assistenza in tempo reale via chat, che l’azienda punta a estendere in futuro anche in altri Paesi.
L’ambito di applicazione è quindi ben diverso da quello previsto per Libra, il progetto di criptovaluta lanciato da Facebook insieme agli altri membri dell’omonima associazione, che dovrebbe prendere forma nel 2020 e rispetto al quale il gruppo ha già annunciato di avere allo studio un portafogli elettronico che si chiamerà Calibra.
Lo stesso presidente e ceo Mark Zuckerberg, a fine ottobre, sembra d’altra parte aver aperto a un possibile ridimensionamento dei piani relativi alla moneta digitale, confermando in audizione al Comitato dei servizi finanziari della Camera statunitense che non è ancora stato definito chiaramente come questo funzionerà. Facebook Pay, invece, fa riferimento a un ambito nel quale la società californiana ha già conseguito una notevole esperienza. Il social network offre infatti esperienze di pagamento fin dal 2007 e ha processato donazioni per oltre 2 miliardi di dollari da quando ha lanciato i suoi strumenti di fundraising nel 2015.
Facebook sbarca nei servizi finanziari dopo il lancio di Google Pay che, come Apple Pay, consente di pagare dal proprio smartphone. In corsa ci sono anche anche Amazon, che vorrebbe consentire ai propri clienti di creare un conto corrente sulla piattaforma, e Uber che ad ottobre ha annunciato Money, un portafoglio elettronico con bancomat e carte di credito.