Il bitcoin è salito oltre i 45.000 dollari, proseguendo sulla scia di una settimana positiva che ha visto aumentare dell’11% il prezzo della più grande criptovaluta per capitalizzazione di mercato. A trainare la crescita del valore sono state soprattutto le indiscrezioni – non confermate – secondo cui Amazon si sta preparando ad accettare il bitcoin come pagamento per i suoi beni e servizi nel prossimo futuro e anche Apple starebbe valutando l’aggiunta di bitcoin.
Oggi il bitcoin segna +2,85% circa a 45.704 dollari (dati CoinDesk).
Amazon e Apple aprono alle criptovalute?
Le indiscrezioni sul possibile utilizzo del bicoin per i pagamenti su Amazon sono partite dalla pubblicazione di un annuncio di lavoro con cui il colosso dell’e-commerce fondato ha confermato di essere alla ricerca di un esperto di blockchain e di valute digitali, che potesse lavorare nella sua divisione di pagamenti.
Anche Apple ha pubblicato a fine maggio un annuncio di lavoro con cui cercava un “Business Development Manager – Alternative Payments”. L’annuncio ha scatenato le speculazioni su una possibile intenzione della Mela di esplorare il mondo delle criptovalute. Apple ha reso noto che la propria divisione di pagamenti Apple Wallets, payments, and commerce (Wpc) sta cercando un profilo manageriale che gestisca la sua unità di “Collaborazioni nei pagamenti alternativi”.
MicroStrategy continua a comprare bitcoin
Intanto MicroStrategy, che detiene il maggior numero di bitcoin tra le società pubbliche a livello globale, ha fatto sapere che continuerà ad acquistare l’asset digitale anche se ha registrato perdite per 424,8 milioni di dollari durante il secondo trimestre del 2021. Le perdite di valore cumulative sono state di 689,6 milioni di dollari dal terzo trimestre del 2020. Al 30 giugno 2021, la società fondata da Michael J. Saylor deteneva 105.085 bitcoin con un valore contabile di 2,051 miliardi di dollari.
Le fluttuazioni del bitcoin
Le nuove indiscrezioni e operazioni sui bitcoin ribaltanoo così il trend negativo registrato fra aprile e maggio. A maggio, infatti, la criptovaluta numero uno al mondo si era assestata in area 35.000 dollari (dati di Coin Metrics), perdendo circa il 50% rispetto al mese precedente (pur se aumentava del 268% anno su anno).
Bitcoin ha risentito sia della marcia indietro di Elon Musk sui pagamenti delle Tesla in moneta digitale sia della stretta regolatoria cinese e, in particolare a maggio, della decisione della piattaforma di scambio delle criptovalute Huobi di ridurre o sospendere alcuni servizi e prodotti in alcuni paesi del mondo, fermando contestualmente i suoi servizi di mining in Cina, in risposta al giro di vite sul mondo cripto imposto da Pechino.