LA MANOVRA

Impresa 4.0, in arrivo 420 milioni in più. Sul piatto 3 miliardi per i pagamenti elettronici

Dal vertice di maggioranza l’indicazione di stanziare risorse aggiuntive per lo smart manufacturing sottoforma di credito di imposta. Per il piano Italia Cashless il Mef studia incentivi per chi paga con carte e bancomat: per i dettagli dei rimborsi bisognerà aspettare un decreto ad hoc sentito il Garante Privacy

Pubblicato il 30 Ott 2019

digitale-reti

Impresa 4.0 e Piano cashless: su questi due fronti si sta concentrando l’impegno del governo e della maggioranza. Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore per lo smart manufacturing sarebbero in arrivo 420 milioni in più, in modalità credito di imposta, per i prossimi tre anni che andranno a coprire gli investimenti fatti soluzioni green. Contestualmente il Mise avrebbe intenzione di varare un nuovo credito di imposta per investimenti che andrebbe a sostituire iper e superammortamento.

L’ipotesi non convince Confindustria secondo cui il progetto comporterebbe una perdita del beneficio fiscale rispetto all’attuale iperammortamento fino al 20%.

Sul fronte pagamenti cashless nella bozza del Mef arrivano 3 miliardi per incentivare chi paga con carte e bancomat. Per i dettagli del cashback bisognerà aspettare, perché sarà un decreto del ministero dell’Economia da emanare entro aprile 2020 – il piano Italia Cashless è stato fatto slittare a luglio – sentito il Garante della Privacy, a stabilire come e quando distribuire i “rimborsi in denaro”. Tra i criteri per i premi anche “il volume” e “la frequenza” degli acquisti tracciabili. Il decreto del Mef dirà anche quali sono “gli strumenti di pagamento elettronici e le attività rilevanti ai fini dell’attribuzione del premio”.

Cosa prevede il piano Italia Cashless

Si predispone un programma che prevede, tra l’altro, l’introduzione di un super bonus da riconoscersi all’inizio del 2021 in relazione alle spese effettuate con strumenti di pagamento tracciabili nei settori in cui è ancora molto diffuso l’uso del contante. Stabilita anche l’istituzione di estrazioni e premi speciali per le spese pagate con moneta elettronica e sanzioni per la mancata accettazione dei pagamenti con carte di credito o bancomat.

Secondo Confesercenti l’obbligo di accettare carte di credito e bancomat costerà alle piccole imprese almeno 2 miliardi di euro in più di aggravi tra canoni, commissioni sulle transazioni e costi di installazione e gestione.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 3