“Le banche sono fortemente impegnate in continue innovazioni tecnologiche, per la tutela dei doveri e diritti di tutti, e chiedono regole e certezza del diritto che garantiscano da abusi di ogni genere. Per l’intelligenza artificiale occorrono principi etici, trasparenza, responsabilità sociale per la sicurezza e la protezione dei dati. Necessita il controllo umano ed etico degli algoritmi, a tutela di libertà e responsabilità”. Lo ha affermato il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, nel suo intervento all’assemblea annuale di Abi (SCARICA QUI L’INTERVENTO COMPLETO).
Regole uguali per tutte le tecnologie avanzate
“Non deve esserci disordine e concorrenza sleale di operatori economici e finanziari non regolamentati: l’esperienza e gli abusi nelle pseudo criptovalute evidenziano l’indispensabile necessità che le tecnologie, anche il Metaverso, non siano estranee alle regole che, come la tassazione, debbono essere uguali per tutti. Micar, Dora, Pisa e il registro dell’Organismo agenti e mediatori sono importanti passi in avanti, ma non bastano nella continua rincorsa fra tecnologie e regole e nella lotta al riciclaggio e per la sicurezza”, ha ancora spiegato il presidente.
Pagamenti elettronici: serve parità concorrenziale
“Più crescono i pagamenti elettronici tracciati, più diminuiscono l’evasione fiscale e il riciclaggio e si riducono ulteriormente i costi dei sistemi di pagamento”, ha spiegato Patuelli.”Occorre siano aggiornate le regole sui servizi di pagamento per i bonifici istantanei, per ridurre gli oneri a carico delle banche e garantire un’effettiva parità concorrenziale fra soggetti bancari e non“.
L’importanza della sostenibilità
“Strategica è la sostenibilità che va applicata in ogni settore e occasione, non solo in stretta connessione con le trasformazioni delle fonti d’energia, con l’impegno prioritario per le rinnovabili e il risparmio energetico – ha aggiunto Patuelli -. Indispensabile è l’impegno contro i rischi climatici e ambientali sui quali sono importanti gli sforzi della Vigilanza e delle banche che stanno aggiornando le proprie culture e metodi di operatività. La transizione ambientale ed energetica è centrale per le attività bancarie, ma le banche non possono e non debbono sostituirsi alle istituzioni nelle loro funzioni e debbono darne puntuale applicazione alle regole in tutte le loro attività, senza divenire impropriamente gendarmi sanzionatori. Le Istituzioni debbono favorire la riqualificazione degli immobili, per ‘case green’, con incentivi fiscali”.
Euro digitale: necessario un sistema di incentivi
“L’euro digitale è un progetto importante non solo per promuovere la concorrenza e l’innovazione nel sistema dei pagamenti europeo con minori costi per gli utenti, ma anche per preservare l’autonomia strategica e la sovranità monetaria dell’area”, ha aggiunto invece il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco.
Affinché abbia successo, ha aggiunto, è necessario “disegnare un sistema di incentivi che favorisca l’adesione di tutti coloro che saranno coinvolti: i consumatori e le imprese, in quanto soggetti che utilizzeranno l’euro digitale, le banche e gli altri intermediari, in quanto distributori della nuova moneta e fornitori dei servizi connessi”. L’euro digitale però, ribadisce il governatore, “dovrà essere uno strumento di pagamento, non di risparmio“, prevenendo quindi “i rischi per la trasmissione della politica monetaria e per la stabilità finanziaria che potrebbero derivare da una eccessiva sostituzione di depositi bancari con la moneta pubblica digitale”.