Innovazione nei sistemi bancari, l’Italia accelera. Due le operazioni che puntano in questa direzione. Ubi Banca sceglie Fabrick per avviare un percorso di sviluppo nel segno della condivisione dei dati. La partnership consentirà all’istituto di credito di sviluppare soluzioni di account aggregation e di payment initialization.
In particolare la funzionalità di account aggregation permette di raggruppare all’interno di un’unica interfaccia tutti i movimenti dei diversi conti bancari di un cliente a cui viene fornito un home banking multi-banca. Attraverso il servizio di payment initialization, invece, Ubi Banca, in qualità di terza parte, potrà dare il via, a partire dal proprio home banking, all’inizializzazione di pagamenti da conti che il cliente ha presso istituti terzi. Avendo Fabrick – unica piattaforma attiva in Italia – già sviluppato questi servizi, la collaborazione permetterà a Ubi di portare la sua offerta sul mercato in tempi rapidi.
A completamento della partnership, la banca ha anche scelto di entrare a far parte del Fintech District in qualità di Corporate Member per realizzare progetti di open innovation con le startup della community che ad oggi sono oltre 140.
“La partnership con Fabrick rappresenta un’ulteriore testimonianza del Gruppo Ubi di mantenere una presa diretta sull’innovazione nei servizi bancari – dice Marco Cecchella, Direttore Generale di Ubiss e Cio di Ubi Banca -. Negli ultimi anni abbiamo assistito all’ingresso di nuovi attori che hanno influenzato anche le strategie dei più tradizionali protagonisti del mondo del credito: crediamo che, in una logica di open innovation, sia necessaria una collaborazione tra le banche tradizionali e l’ecosistema delle fintech”.
“Siamo molto lieti di poter collaborare con un player importante che ha tutte le potenzialità della PSD2 e dell’open banking – dice Paolo Zaccardi, Ceo di Fabrick -. Servizi come quelli che ha scelto di offrire utilizzando la piattaforma Fabrick hanno grande impatto sulla competitività, in quanto contribuiscono a rafforzare la relazione con il cliente e soddisfarne efficacemente i bisogni”.
I nuovi Atm di Banco Bpm
Spinta sull’innovazione anche per Banco Bpm che sceglie la tecnologia di Nexi per aggiornare l’interfaccia del proprio parco Atm e offrire servizi più veloci, semplici e disponibili in area self 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.
La nuova interfaccia, oggi disponibile su circa la metà degli Atm di Banco Bpm (entro marzo sarà estesa a tutto il parco) consente di chiudere le operazioni in pochi clic. Permette infatti agli utenti di accedere direttamente ai servizi da loro più utilizzati perché è personalizzata sulle loro abitudini, offrendo la possibilità di effettuare in modo efficace e veloce tutte le operazioni più abituali: dai prelievi di taglio più frequente, anche senza carta, a operazioni come ricariche telefoniche o pagamenti.
“Siamo orgogliosi che Banco BPM abbia scelto la nostra tecnologia per innovare il proprio parco Atm e offrire così, ai propri clienti, una user experience innovativa e veloce e una serie di servizi di self banking ad alto valore aggiunto – ha dichiarato Renato Martini, Digital Banking Solutions Director di Nexi –. Si tratta di un progetto importante di trasformazione digitale delle filiali che migliora l’esperienza dei clienti, garantisce una maggiore qualità dei servizi offerti e riduce i tempi operativi per la banca e per la sua clientela, oltre a permettere un contenimento dei costi”.
“Stiamo realizzando, passo dopo passo, un ampio programma di trasformazione digitale e omnicanale per mettere a disposizione dei nostri clienti, privati e imprese, soluzioni sempre più innovative, anche in collaborazione con partner d’eccellenza – dice Luca Vanetti, Responsabile Marketing e Omnicanalità di Banco Bpm –. Grazie a questo accordo con Nexi ci proponiamo di offrire servizi sempre all’avanguardia, con l’obiettivo prioritario di soddisfare al meglio i bisogni della clientela e massimizzarne l’esperienza d’uso”.