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Nexi: Fitch e S&P alzano il rating, decisivo il miglioramento della leva finanziaria

Doppia promozione per la società guidata da Paolo Bertoluzzo. Gli advisor esterni stimavano un possibile upgrade solo nel 2024 inoltrato. Riflettori sulle operazioni di merger & acquisition

Pubblicato il 05 Lug 2023

Paolo Bertoluzzo

Buone notizie per Nexi, con l’upgrade di Fitch, che ha migliorato il giudizio sulla società guidata da Paolo Bertoluzzo e alzato il rating da BB a BB+, ultimo livello prima del cosiddetto ‘Investment Grade’, con outlook stabile. La notizia  – ha commentato Nexi in una nota – “è particolarmente positiva in quanto analisi di rating advisors esterni stimavano possibile un loro upgrade solo nel 2024 inoltrato”.

Decisione simile da parte di S&P, anche in questo caso con il rating alzato a BB+ da BB su Nexi, tenendo in conto i “progressi dell’integrazione” di Nets e Sia.

Nexi, la promozione di Fitch sul rating

Fitch ha considerato decisivo il miglioramento attuale e prospettico della leva finanziaria (Fitch considera quella lorda) con aspettative di una policy finanziaria meno aggressiva e più compatibile con il profilo di società quotata, supportata dal trend di crescita ricavi/ebitda/ebitda margin, dalla generazione di cassa, dal mantenimento dei key client (Fitch cita espressamente Unicredit), nonché dall’impatto delle operazioni di M&A annunciate sinora, tutte finanziate con mezzi propri e non con nuovo debito.

In particolare, prosegue la nota di Nexi, l’upgrade di Fitch è avvenuto senza l’assegnazione preliminare di un “positive outlook” al precedente rating “BB”, che avrebbe richiesto 12-18 mesi per eventualmente tradursi in un rating upgrade, “denotando quindi un’urgenza della decisione, grazie a continui e positivi confronti tra le stime dell’agenzia di rating e i dati di Piano di Nexi che hanno portato Fitch a riformulare in maniera più positiva le proprie aspettative”.

Per mantenere l’attuale rating Fitch si attende che la paytech rimanga aperta a ulteriori acquisizioni di società più piccole, garantendo un calo della leva lorda di almeno 300 milioni nel prossimo biennio; ritiene altresì possibile il pagamento di dividendi dal 2024, ma per non più del 35% degli utili; infine, si attende una marcata riduzione dei costi non ricorrenti e l’ottimizzazione delle spese in conto capitale.

La prospettiva dell’Investment Grade

Fitch ha indicato che la traiettoria del rating di Nexi potrebbe accelerare verso l’Investment Grade di fronte a un calo della leva lorda sotto 3,2 volte (il rapporto tra debito ed ebitda) in maniera sostenuta nel tempo, all’evidenza di una policy finanziaria vincolante a mantenere la leva sotto un target predefinito, a un ulteriore miglioramento dei margini.

Viceversa potrebbe invertirsi in caso di leva lorda di nuovo sopra 4 volte per un forte incremento del debito lordo o calo dell’ebitda, ovvero in caso di mancata realizzazione delle sinergie prospettate.

L’outlook è positivo anche per S&P

Da parte sua, l’agenzia di rating S&P ha spiegato che i risultati di Nexi relativi al 2022 hanno “dimostrato il conseguimento delle sinergie iniziali che erano state prefissate” in seguito alla doppia operazione di M&A e che l’integrazione con Nets e Sia “sta procedendo in linea con i piani di Nexi e i rischi di esecuzione sono sostanzialmente diminuiti”.

L’outlook positivo “riflette la probabilità di innalzare i rating se la leva finanziaria del gruppo dovesse migliorare ulteriormente”, concludono da S&P.

Conti sopra le attese nel primo trimestre

Nel primo trimestre del 2023 Nexi ha registrato una consistente crescita di tutti i fondamentali e confermato la guidance. I volumi delle transazioni acquiring hanno messo a segno un incremento a doppia cifra in tutte le geografie della società paytech, con il mese di gennaio che ha beneficiato di un confronto favorevole anno su anno legato agli impatti del Covid-19 a gennaio 2022. In particolare, si è registrata una crescita positiva in tutte le categorie merceologiche, con un aumento significativo dei consumi ad alto impatto. Nel mese di aprile, i volumi hanno proseguito il trend di crescita a doppia cifra in tutte le geografie, a cui è corrisposta una forte performance finanziaria nel trimestre.

Nello specifico, i ricavi si sono attestati a 741,7 milioni di euro, con un incremento del 9%. L’ebitda è stato pari a 335,7 milioni (+13,6%) e l’ebitda margin in crescita di circa 183 punti base. Prosegue quindi l’attuazione della strategia di gruppo in linea con il piano, con una generazione di circa 2,8 miliardi di euro di excess cash prevista nel 2023-25.

Le possibili acquisizioni future

Le acquisizioni di portafogli merchant di banche che Nexi potrebbe portare a termine nei prossimi 12 mesi sono per lo più di “piccole e medie dimensioni”, ha detto l’Ad Paolo Bertoluzzo, commentando, a margine dell’analisi dei risultati trimestrali, possibili attività di M&A. “Continuiamo a vedere tutti gli elementi per confermare la nostra guidance“, ha poi precisato Bertoluzzo, che ha “molta fiducia” nella guidance attuale e non vede ragioni per una modifica. Il manager ha precisato che il primo trimestre è il più forte del resto dell’anno grazie al confronto favorevole con il 2022, aggiungendo che invece è “molto difficile” dare indicazioni di guidance per i singoli trimestri successivi.

L’Ad ha inoltre sottolineato l’apertura di Nexi a nuovi modelli di partnership con soggetti bancari: “Sono diversi i modelli che possono funzionare – ha detto – e noi siamo aperti a valutare le singole strategie di ogni banca”.

Il numero uno del gruppo ha commentato anche l’evoluzione del dialogo di Nexi con il governo sulle misure allo studio per ridurre le commissioni di pagamento sulle transazioni digitali. “Sta proseguendo” e sta richiedendo “più tempo di quanto ci aspettavamo”. Il confronto è “abbastanza costruttivo” e “non ci aspettiamo impatti significativi sui nostri obiettivi dalle conversazioni in corso”.

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