FINANCE

Tesla apre ai pagamenti in dogecoin. E la criptomoneta balza del 12%

Elon Musk fa schizzare (di nuovo) il mercato degli asset digitali annunciando l’avvio di vendite di merchandising per la “super-vettura”. Ma le condizioni della transazione sono stringenti: vietati rimborsi o cancellazioni

Pubblicato il 14 Gen 2022

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Ci risiamo. Elon Musk spariglia di nuovo le carte del mercato delle criptomonete. Stavolta è il dogecoin, asset digitale nato quasi per scherzo nel 2013, a registrare un balzo di prezzo dopo un annuncio-lampo dell’imprenditore su Twitter: “Tesla merch buyable with Dogecoin”. La vendita annunciata si riferisce a un piccolo numero di oggetti, tra cui una fibbia per cintura e un fischietto. Ma ci sono una serie di condizioni per l’acquisto: per esempio nessun rimborso o cancellazione.

Cos’è il Dogecoin

Dogecoin, cripto ideata quasi per scherzo nel 2013 da Billy Markus e Jackson Palmer per riprendere i meme popolari sui social creati con le immagini del cane giapponese Shiba Inu, in realtà è cresciuta molto negli ultimi anni, spinta anche dai tweet di Musk che in più occasioni ne ha sostenuto i rialzi.

Lo “scherzo” dogecoin intanto è diventato un asset digitale che capitalizza oggi circa 24 miliardi di dollari. Un dogecoin attualmente è scambiato a 0,19 dollari.

I blitz di Elon Musk

Elon Musk è solito condividere le sue opinioni sulle criptovalute sui social media, e nel 2021 hanno creato forti movimenti di prezzo in questo mercato molto volatile.

E’ successo quando all’inizio dello scorso anno ha annunciato che Tesla avrebbe investito in bitcoin, per poi aprire al pagamento di auto in criptovalute (salvo poi cambiare idea accusando le cripto di essere troppo energivore al momento).

Quando è stato nominato ‘Persona dell’anno 2021‘ dalla rivista Time a dicembre, Elon Musk ha detto che bitcoin è un buon modo per conservare il valore, ma che il dogecoin, “anche se è stato creato per scherzo, è un mezzo di scambio migliore”. Secondo Musk “incoraggia la gente a spendere, anziché ad accumularla per preservare valore”. Considera inoltre Dogecoin più adatta alla gestione di significativi volumi di transazioni, mentre Bitcoin, ha aggiunto, ha bassi volumi e costi elevati per transazione.

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