Ridurre di un grado il riscaldamento nelle case per affrontare la crisi energetica potrebbe consentire un risparmio sulle bollette al massimo del 6-8%, mentre il ricorso ad impianti digitali d’automazione per la regolazione dei consumi garantirebbe una riduzione delle spese per riscaldamento e illuminazione fino al 30% per tutte le famiglie italiane. È quanto evidenzia una ricerca dell’associazione Smart building alliance Italia (Sba), realizzata in vista del primo “Summit for Territories”, cui interverranno numerosi rappresentanti istituzionali, manager ed esperti del settore, provenienti anche dall’estero.
“La nostra associazione intende farsi portavoce dei cittadini preoccupati e chiede a gran voce ai decisori e al prossimo governo di rompere gli indugi e prendere una decisione coraggiosa basata su casi di studio reali e su normative applicate con successo in ambito commerciale”, spiega Domenico Di Canosa, presidente di Sba. “La normativa in vigore ha guidato la trasformazione degli impianti negli edifici commerciali con risultati chiari: ovunque i criteri di automazione siano stati applicati, sono stati confermati risparmi economici particolarmente significativi, superiori a quelli ipotizzati mediante l’introduzione del decreto ministeriale, ma soprattutto immediatamente misurabili. Chiediamo dunque l’istituzione di un voucher unico che incentivi l’installazione di sistemi di automazione connessi alla rete a banda ultralarga in tutte le case degli italiani, grazie ad una infrastruttura digitale di edificio peraltro già prevista come obbligatoria per gli edifici nuovi e per quelli profondamente ristrutturati”.
Estendere l’utilizzo dei sistemi digitali di controllo
Secondo la ricerca di Sba, l’utilizzo di sistemi digitali di controllo in ambito commerciale ha fatto registrare risparmi dell’ordine del 18% con la sola sostituzione di vecchi termostati con automazione evoluta degli impianti centralizzati, che sono saliti al 22-24% nei sistemi con il controllo della temperatura in ogni ambiente e fino ad oltre il 30% in quei sistemi dove si è controllata anche la presenza, l’illuminazione e la schermatura solare. La semplice estensione degli stessi principi di controllo all’ambito domestico, quindi, comporterebbe un risparmio certo sulla bolletta del gas della famiglia media italiana di 138 euro all’anno in tempi normali, che facilmente arriverebbero a 276 euro al termine della prossima stagione di riscaldamento.
Di riflesso, l’Italia intera risparmierebbe almeno un 18% di prezioso gas. Qualora l’automazione si estendesse dal riscaldamento anche al resto degli impianti di ventilazione, climatizzazione ed illuminazione, ecco che sull’ammontare totale della bolletta energetica media annuale di 1.200 euro una famiglia italiana potrebbe facilmente trovarsi a risparmiare 420 euro in tempi normali e fino a 840 euro, persino incrementando il proprio comfort, in un anno come questo segnato da una grave crisi energetica