IL PROGRAMMA

Clean technology, 9 startup green nell’acceleratore di Cdp

Seconda edizione di “Zero”, dedicato a imprese innovative early-stage e che vede in campo Cdp Venture Capital, LVenture Group, Elis e partner industriali. Focus su economia circolare, abbattimento delle emissioni e obiettivi Esg

Pubblicato il 27 Lug 2022

ZERO batch II 2-min

Sono nove le startup del cleantech selezionate per la seconda edizione di Zero, l’acceleratore di imprese innovative delle tecnologie green parte della Rete nazionale acceleratori di Cdp. Zero è stato lanciato da Cdp Venture Capital con main partner Eni attraverso la scuola d’impresa Joule, LVenture group ed Elis e supportato dai corporate partner Acea, Maire Tecnimont, Microsoft e Vodafone. L’acceleratore ha selezionato le 9 startup fra oltre 150 candidature ricevute.

La missione di Zero è stimolare la nascita di nuove imprese innovative cleantech e supportarne la crescita. L’acceleratore è partito con una dotazione iniziale di 4,6 milioni di euro. Le startup selezionate riceveranno fino a 80mila euro in cash in fase di accelerazione, con possibilità di follow-on.

Le startup Cleantech selezionate dall’acceleratore di Cdp

Le 9 startup selezionate per il second batch di Zero sono:

BEAWaRe, soluzione che integra open data e sensori distribuiti sul territorio per ottimizzare la logistica e aumentare la trasparenza del sistema di raccolta e gestione dei rifiuti;

Circular Technologies, tech company specializzata nella gestione circolare dei prodotti Ict delle aziende, favorendo il riciclo delle materie prime e il riuso di prodotti ricondizionati;

Ecosostenibile.eu, piattaforma che aiuta le aziende nella definizione dei processi Esg, permettendo loro di internalizzarli grazie all’automatizzazione della raccolta delle informazioni;

Gevi Wind, turbine eoliche che si adattano autonomamente alle diverse condizioni del vento, consentendo la produzione di energia anche in condizioni di vento debole;

Microx, device che consente la misurazione della presenza di metalli pesanti e della qualità dell’acqua in maniera veloce e affidabile;

Preinvel, startup che ha brevettato una tecnologia di filtraggio fluidodinamica in grado di rimuovere micro-polveri e agenti inquinanti dalle emissioni industriali;

Proteinitaly, startup che trasforma gli scarti alimentari in mangimi per animali a seguito di un trattamento con larve di insetto, da cui estrarre proteine e grassi;

ReLearn, sistema di monitoraggio dei rifiuti che trasforma semplici contenitori in smart device in grado di analizzare la tipologia di rifiuti e la produzione, efficientando i processi;

Smart Island, software cloud di intelligenza artificiale per l’agricoltura, in grado di rilevare e registrare enormi quantità di dati garantendo la tracciabilità di ogni prodotto.

Il programma di accelerazione

L’avvio del programma ha visto le imprese concentrarsi sulla sostenibilità e sull’impatto ambientale durante il cruciale appuntamento di impact planning. Guidata da esperti sulle tematiche e arricchita dal contributo dei corporate mentor, la sessione ha fornito alle startup gli strumenti necessari per definire la propria soluzione in chiave sostenibile, evidenziando gli Sdg (gli obiettivi Onu per lo sviluppo sostenibile) sui quali generare impatto.

Contestualmente, le startup lavoreranno allo sviluppo del prodotto e del modello di business per il “go-to-market”, con l’opportunità di testare le loro soluzioni attraverso collaborazioni industriali con i corporate partner.

Le startup selezionate vengono accelerate da LVenture group con il suo programma di accelerazione Luiss EnLabs e sviluppate in collaborazione con Elis in un Hub per il Cleantech che ha sede negli spazi Joule di Eni presso il Polo Ostiense di Roma. L’obiettivo è agevolare il matching con le oltre 100 corporate del loro network. Lo sviluppo delle startup viene inoltre sostenuto in un’ottica di Open Innovation dai Corporate Partner Acea, Maire Tecnimont e Microsoft Italia che mettono a disposizione tecnologie, formazione ed esperienza nel campo della transizione energetica e della sostenibilità ambientale.

Il venture capital per l’innovazione green

Zero selezionerà in tutto 30 nuove startup early-stage nei tre anni dal 2021 al 2023 con soluzioni nel campo delle “clean technologies” per rispondere alla sfida globale dell’abbattimento di emissioni inquinanti, sviluppando progetti per la transizione green del nostro Paese. I settori di interesse spaziano dall’economia circolare alla prevenzione e riduzione degli sprechi, dalle nuove fonti energetiche allo stoccaggio e trasporto di energia, dalla cattura, stoccaggio e riutilizzo della CO2 alla riduzione delle emissioni.

La transizione ecologica verso un’economia Net Zero è essenziale per garantire il futuro del pianeta e in questa sfida un ruolo importante viene svolto proprio dalle imprese innovative ad alto tasso tecnologico. Lo confermano gli investimenti in venture capital: su scala globale oltre 44 miliardi di dollari raccolti nel 2021 e 9 miliardi di dollari investiti nel primo trimestre 2022, con proiezioni che vedono il settore crescere a un tasso superiore rispetto al mercato.

Si stima che, per evitare l’incremento di oltre 1,5° C della temperatura su scala globale, il processo di decarbonizzazione debba oggi procedere a un tasso di crescita del 12,9%, otto volte superiore a quanto registrato annualmente a partire dal 2020.

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