Ancora troppo pochi i dati sul clima a disposizione per i Paesi in via di sviluppo. Un fattore essenziale per vincere la sfida climatica in tutto il pianeta. Ogni 5 data scientist nel Nord del mondo, ce n’è infatti solo 1 negli stati del Sud. E’ l’allarme lanciato da Microsoft che partecipa come Strategic Technology Partner a Cop27, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si tiene a Sharm el-Sheikh, in Egitto.
Il ruolo dei dati geospaziali
Nel Nord del mondo, l’uso dei dati geospaziali – fa sapere Microsoft – è diventato una procedura comune nella risposta a disastri naturali come incendi, uragani e terremoti e “questa nuova collaborazione – si legge nella nota – aiuterà a estendere questo utilizzo nei paesi del Sud del mondo”.
Attraverso un’ampia collaborazione tra Microsoft AI for Good Lab e Planet, i data scientist con sede in Africa avranno accesso alle immagini satellitari di tutto il continente africano per affrontare le sfide considerate prioritarie dall’AI Innovation Council con un’attenzione particolare all’adattamento: ovvero il processo di adattamento agli effetti attuali o previsti del cambiamento climatico e ai sistemi di allerta.
Intelligenza artificiale al servizio del clima
“La tecnologia può svolgere un ruolo fondamentale nel garantire che gli allarmi precoci raggiungano l’ultimo miglio – ha detto Brad Smith, vice chair e presidente di Microsoft -. L’iniziativa delle Nazioni Unite salverà vite consentendo alle persone di adattarsi ai cambiamenti climatici e di rispondere agli allarmi precoci prima che si verifichino disastri. Oggi abbiamo l’Intelligenza artificiale e gli strumenti per i dati. Mettiamoli al lavoro per prevedere e avvertire della prossima crisi”.
Al rilancio l’Africa AI Innovation Council
Fondato da Microsoft con organizzazioni africane come African Development Bank, African Risk Capacity, e African Climate Foundation, il programma Africa AI Innovation Council punta a coinvolgere un gruppo eterogeneo e multi-settoriale di leader africani per informarli sul lavoro dei nuovi AI for Good Labs, identificare le opportunità per migliorare la resilienza climatica attraverso dati e AI e facilitare l’avvio di modalità per generare ulteriori dati sul clima e guidare la ricerca.
Il piano Onu per gli allarmi meteo in ogni Paese
“L’umanità ha una scelta da compiere: o cooperare sul clima o morire, o andare verso una solidarietà sul clima o il mondo rischia un suicidio collettivo”, ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. Per questo l’Onu lancia il progetto da 3,1 miliardi di dollari (fra il 2023 e il 2027) “Primo allarme per tutti” che punta a raggiungere tutti gli abitanti della Terra con allarmi tempestivi contro gli eventi meteo estremi, e ridurrà i danni del 30%. Hanno già aderito 50 Stati.