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Digital transformation, Cingolani mette sul piatto 100 milioni per i parchi nazionali

Il ministro per la Transizione ecologica approva la Direttiva per le aree protette. Si punta a realizzare servizi innovativi per i visitatori e semplificare gli iter burocratici

Pubblicato il 29 Mar 2022

ambiente, green

Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha approvato con Decreto la Direttiva per la digitalizzazione dei parchi nazionali e delle aree marine protette.

Il provvedimento è previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), con l’investimento M2C4-3.2 “Digitalizzazione dei parchi nazionali e delle aree marine protette”. La dotazione è di 100 milioni di euro. L’obiettivo è mettere a disposizione degli enti gestori nuove strumentazioni digitali, a partire già dalla fine del 2022.

Servizi digitali ai visitatori, semplificazione amministrativa

La Direttiva consentirà da un lato lo sviluppo di servizi digitali ai visitatori, su mobilità sostenibile, informazioni meteo, naturalistiche, culturali, logistiche e di sicurezza. Dall’altro lato, permetterà la digitalizzazione e semplificazione delle procedure amministrative, con la riduzione e la certezza dei tempi istruttori per le istanze, i pareri e le autorizzazioni, oltre all’accesso facilitato alle documentazioni.

Come si legge nel decreto, la misura M2C4 – Investimento 3.2 “Digitalizzazione dei parchi nazionali e delle aree marine protette”, mira a stabilire procedure standardizzate e digitalizzate per la modernizzazione, l’efficienza e l’efficace funzionamento delle aree protette nelle loro varie dimensioni attraverso la realizzazione di tre sub- investimenti relativi a tre assi principali: “Conservazione della natura – monitoraggio delle pressioni e minacce su specie e habitat e cambiamento climatico”; “Servizi digitali ai visitatori dei parchi nazionali e delle aree marine protette”; “Digitalizzazione e semplificazione delle procedure per i servizi forniti dai Parchi e dalle Aree Marine Protette”.

Monitoraggio digitale delle aree protette

Sul primo asse, “Conservazione della natura – monitoraggio delle pressioni e minacce su specie e habitat e cambiamento climatico”, il ministero della Transizione ecologica ha effettuato una serie di incontri con gli enti gestori delle aree protette, al fine di individuare le specificità e le necessità dei Parchi nazionali e delle Aree marine protette e quindi per determinare i fabbisogni necessari per un miglioramento delle conoscenze sulla biodiversità attraverso il potenziamento delle strumentazioni tecnologiche per il monitoraggio, con apparecchiature digitali all’avanguardia, da mettere a disposizione delle aree protette per i monitoraggi delle pressioni su habitat e specie di interesse prioritario. Da tale ricognizione deriverà un apposito piano di interventi destinato alle aree protette.

Una piattaforma nazionale centrata sulla sostenibilità

Sul secondo asse, “Servizi digitali ai visitatori dei parchi nazionali e delle aree marine protette”, è prevista la realizzazione di un’applicazione (app) per la visita al sistema dei parchi nazionali e delle aree marine protette. La piattaforma digitale, che consente all’utente di avere accesso a tutte le informazioni sui parchi nazionali e sulle aree marine protette e ai servizi di fruizione, è unica per tutto il territorio nazionale.

Particolare attenzione sarà rivolta ad una fruizione più sostenibile, con sezioni informative sull’ambiente e sulla sua conservazione, ma anche di informazione e facilitazione sulla mobilità sostenibile, sia per raggiungere l’area protetta sia per gli spostamenti al suo interno: rete di trasporto pubblico, intermodalità, servizi di sharing, parcheggi o campi ormeggio, piste ciclabili, colonnine di ricarica di mezzi elettrici.

Spid e Cie al centro della modernizzazione burocratica

Infine, per il terzo asse di investimento “Digitalizzazione e semplificazione delle procedure per i servizi forniti dai Parchi e dalle Aree Marine Protette”, l’obiettivo è di sviluppare servizi digitali a supporto delle funzioni amministrative svolte dagli enti gestori dei parchi nazionali e delle aree marine protette e rivolte sia alla popolazione residente che ai fruitori.

Per ciascun Parco nazionale ed Area marina protetta saranno attivati almeno quattro di questi servizi: presentazione di istanze on line; accesso tramite i sistemi di riconoscimento Spid, Cie e Cns; interoperabilità con gli sportelli unici Suap e Suet; monitoraggio dei tempi del procedimento; gestione dei periodi di sospensione; visualizzazione dello stato della pratica; trasmissione dell’esito e, in caso di accoglimento della pratica, messa a disposizione della documentazione richiesta; gestione del procedimento di rigetto della pratica.

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