ITALY GOES GREEN

Vodafone, il Ceo Bisio: “Prima telco in Italia a emissioni zero”

“Acceleriamo per l’obiettivo Net Zero entro il 2025. Il digitale è una leva molto importante, sinergica alla trasformazione ambientale. Puntiamo su 5G e IoT per industria, sanità, trasporti, mobilità e agricoltura”

Pubblicato il 01 Ott 2021

Aldo Bisio Vodafone

“Abbiamo deciso di impegnarci come Vodafone, a livello di Gruppo in Europa, per azzerare le emissioni delle nostre reti, che già oggi funzionano in tutta Europa grazie all’energia ricavata dal sole e dal vento: siamo a emissioni zero per quanto riguarda tutta l’operatività delle nostre reti, sia quelle mobili che quelle fisse. E Vodafone Italia, prima tra tutte le operating companies del mondo Vodafone e prima telco company a livello italiano, ha deciso di rilanciare ulteriormente e di accelerare l’obiettivo di Net Zero sui cosiddetti Scope 1 e Scope 2, per azzerarli entro il 2025, mentre il Gruppo Vodafone ha segnato invece come target il 2030”. Lo ha detto Aldo Bisio, Ceo di Vodafone Italia, intervenendo a Italy goes green, evento organizzato dall’operatore Officine Italia e Politecnico di Milano con la collaborazione di AsviS e Anci. Nella cornice del Vodafone Theatre di Milano cinquanta giovani hanno avuto l’opportunità di mettere a punto dieci domande sul tema del climate change da presentare alla 26esima Conferenza delle Parti sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite, la COP26, che si svolerà a Glasgow tra il 31 ottobre e il 12 novembre.

“Questa settimana milanese della Youth4Climate è stata una grande sferzata, una scossa di adrenalina fortissima, anche per noi aziende nel migliorarci – prosegue Bisio – È indubbio che siamo vicini al tipping point, al punto di non ritorno per quel che riguarda l’ambiente. La buona notizia è però che siamo ancora in tempo per raggiungere i target, e che molte soluzioni tecnologiche e sociali sono già disponibili, e lo sono attraverso una molteplicità di settori e di industrie. L’altra buona notizia anche soprattutto grazie al lavoro e alla spinta di cui vi fate promotori voi giovani – prosegue – il divario fra tecnologie e la comprensione che la società ha delle tecnologie si sta velocemente azzerando. Rimane però da affrontare il gap che divide la comprensione che la società ha delle tecnologie e l’intento concreto di passare all’azione”.

“Il settore del digitale – sottolinea il Ceo di Vodafone Italia – è responsabile dell’1,5% delle emissioni globali, quindi effettivamente non tantissimo. Un cliente che usa i nostri servizi di connettività in media emette un chilo di CO2 ogni mese. Il problema sono però i moltiplicatori: per un’azienda come Vodafone che ha più di 18 milioni di clienti, significa 250 mila tonnellate di CO2 in un anno”. “Non dobbiamo guardare solo alle nostre emissioni – prosegue – ma al fatto che attraverso la leva della trasformazione digitale saremo in grado di contribuire all’abbattimento di emissioni del 15% a livello globale, un terzo di tutte le emissioni che siamo chiamati ad abbattere da qui al 2030. Il digitale è una leva molto importante, sinergica alla trasformazione ambientale. E questo sarà possibile grazie alla produzione delle cosiddette tecnologie esponenziali: in primis il 5G, l’Internet of Things e attraverso tutti i settori, l’industria, la sanità, i trasporti, la mobilità dei cittadini e l’agricoltura”.

“Il Pnrr, i cui cardini sono la trasformazione digitale e la trasformazione ambientale che lavorano in maniera sinergica, è un piano molto robusto e deciso – argomenta Bisio –  Credo che per l’Italia saranno anni formidabili, che ci metteranno nelle condizioni, soprattutto a voi giovani, di mettere in campo tutto l’impegno e la creatività. Questa è un’occasione unica nella storia”.

“A voi giovani – conclude il manager – spetta il compito di guidare e stimolare questa nuova fase, investendo soprattutto in voi stessi, nelle vostre competenze, nel cercare di migliorare il vostro patrimonio culturale, perché sono le nuove competenze ciò di cui l’Italia, l’Europa e tutto il mondo hanno bisogno. Siete una risorsa preziosissima, unica per l’Italia. La carta della sostenibilità è in mano vostra, siete le persone più informate su questo tema, siete quelle più decise e più convinte e siete anche quelle che rischiano di più”.

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