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Smart building, via alla piattaforma made in Italy che calcola le prestazioni degli impianti di illuminazione



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Messo a punto da Enea, il tool Lenicalc supporta i professionisti che devono effettuare la certificazione energetica di un edificio tenendo conto dell’indice Lighting Energy Numeric Indicator previsto dalla norma Uni En 15193

Pubblicato il 1 ott 2024



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Valutare la prestazione energetica degli impianti di illuminazione degli edifici, ovvero l’indice Lighting Energy Numeric Indicator (Leni), previsto dalla norma Uni En115193 del 2021 relativa ai requisiti energetici per illuminare gli edifici. Questo l’obiettivo di Lenicalc, lo strumento messo a punto dall’Enea nell’ambito delle attività della “Ricerca di Sistema Elettrico”.

Lenicalc nasce come tool per supportare i professionisti che devono effettuare la certificazione energetica di un edificio e incontrano difficoltà nel tenere conto di un’elevata quantità di parametri.

Una riposta alle complesse procedure di calcolo

Per la messa a punto del tool, Enea e l’università La Sapienza hanno condotto uno studio dettagliato sull’applicazione del metodo di calcolo a circa 2.000 simulazioni numeriche per determinare i valori di riferimento di Leni per le varie tipologie di edifici.

“La norma Uni En 15193 presenta una procedura di calcolo molto complessa e onerosa per i professionisti che si apprestano ad applicarla nelle valutazioni energetiche degli edifici. Per questa ragione è poco applicata, anche perché non ci sono tool in grado di applicare in modo esaustivo il metodo di calcolo che invece Lenicalc sarà in grado di fare entro la fine del 2024”, spiega la coordinatrice del gruppo di lavoro Uni Laura Blaso, responsabile del Laboratorio Enea di Smart Cities and Communities presso il Dipartimento Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili.

Un fronte su cui c’è ancora molto da fare

“Tenuto conto che il consumo degli impianti di illuminazione artificiale rappresenta oggi almeno il 15-30% dei consumi complessivi di un edificio, è chiaro che non può essere calcolato sommariamente. Da qui l’importanza di proseguire sulla strada intrapresa poiché quello dell’illuminazione è un asset strategico, fortemente energivoro, su cui c’è ancora molto da fare, in un’ottica di transizione energetica e ambientale sostenibile”, conclude Blaso.

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